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LA GENERAZIONE DEL DESERTO

LA GENERAZIONE DEL DESERTO

La storia di due famiglie ebraiche, una salvata dai “giusti” e l’altra condannata dagli “infami”, un racconto sull’ebraismo, sull’identità, sulla memoria.


“Nella mia famiglia le storie della guerra sono sempre state taciute. Per tutta la mia infanzia e la prima età adulta la loro ricostruzione ha richiesto anni di scoperte occasionali, di orecchie tese a cogliere indizi e esplorazioni clandestine nelle carte di casa.
Questa dunque è la storia della mia famiglia”.

Lia Tagliacozzo è ebrea, figlia di due sopravvissuti alla Shoah. Quando nel 1938 vennero promulgate le leggi razziali, i suoi genitori erano bambini: durante le persecuzioni il padre si salvò per caso da una retata e restò nascosto in un convento per tutti i mesi dell’occupazione, la madre si rifugiò in un casolare di campagna e poi, dopo la fuga attraverso le Alpi, in un campo di internamento in Svizzera. Ma di tutto questo a casa di Lia si è sempre parlato poco.
E lei, da sempre, ha tentato di ricostruire la storia della sua famiglia cucendo insieme le poche informazioni, riempendo i buchi della memoria, indagando tra le omissioni e le rimozioni. Ha scritto tanto, negli anni, trasformando in romanzo le vicende degli ebrei italiani, e ora ha deciso di raccontare la propria storia.
Perché non è vero che le generazioni nate dopo la persecuzione sono pacificate e serene: è come se attraversassero un deserto. Quel deserto che, nella Bibbia, è una progressiva assunzione di responsabilità, la costruzione di uno spazio che lascia liberi gli interrogativi, perché è la possibilità di domandare ciò che rende libero l’essere umano.

Lia Tagliacozzo è nata nel 1964 a Roma, dove ha vissuto quasi sempre. Con lei vivono anche suo marito, i suoi due figli e i suoi due cani. Fin da quando era bambina ha desiderato scrivere e viaggiare. Esperta di cultura ebraica, scrive di storia, letteratura, attualità, identità e memoria. Ha lavorato nel settore culturale delle istituzioni ebraiche e presso giornali e televisioni con particolare riferimento all’ebraismo e alla Shoah e con una attenzione specifica alla divulgazione. Per questo, da anni, va in giro per le scuole di tutta Italia a raccontare le storie dei suoi libri. Ha scritto per adulti, bambini e adolescenti.

APPLICAZIONI UTILI PER DIDATTICA A DISTANZA E FLIPPED

Video recensione di Blendspace (con cui è possibile creare classi online e percorsi multicanali, dall’aspetto geometrico. Il piano di lavoro presenta infatti una serie di box disposti in sequenza, nei quali è possibile inserire risorse di ogni tipo (audio/video, testi scritti, link, ecc).: https://youtu.be/BpVEW48ddAc

Video recensione di EDpuzzle (con cui è possibile elaborare dei video ricchi di domande e note vocali. Dopo aver attinto a canali come YouTube, Vimeo, KhanAcademy, TED, National Geographic ed altri, il video scelto viene inserito in un piano di editing, dove si possono effettuare 4 operazioni: ritagliare le parti che ci interessano, sostituire l’eventuale traccia audio, inserire domande in forma vocale, inserire quiz le cui risposte ci saranno notificate nel nostro account.) : https://youtu.be/pjVNYbExpfc

Video recensione di Thinglink (permette la creazione di immagini interattive: è infatti possibile inserire in un qualsiasi punto dell’immagine scelta, una sorta di tag a cui collegare testi scritti, pagine web, altre immagini e persino audio e video. Le immagini prendono dunque vita e gli elementi narrativi interni, ne fanno un potente strumento didattico): https://youtu.be/i_lYiRKbWJM

Video recensione di Screencast-O-matic (una web application che permette di registrare tutto quello che accade sullo schermo del nostro Pc o Mac. Si può registrare l’audio con il microfono integrato o con altro microfono, mentre il puntatore del mouse è messo in evidenza per sottolineare i suoi passaggi e fare da guida a chi guarda nelle varie operazioni che si succedono. Con la versione gratuita si realizzano video della durata non superiore a 15 minuti): https://youtu.be/88jUc7Hunis

Video recensione di Padlet (è una sorta di muro virtuale, all’interno del quale è possibile lasciare post-it arricchiti, se lo si desidera, di elementi multimediali come immagini, audio, video, documenti e così via. È di sicuro un potente strumento per attività di brainstorming): https://youtu.be/YyloXVxXxFk

Buon lavoro!!!

IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l‟obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l‟offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell‟art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l‟attuazione al fine di:

  1. migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse;
  2. implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e laboratori ali ivi presenti;
  3. favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica;
  4. individuare un animatore digitale;
  5. partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative.

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