Venerdì 24 novembre presso l’Auditorium dell’Istituto superiore d’istruzione “Francesco Ciusa”, le classi prime e seconde del liceo classico e linguistico parteciperanno alla conferenze “No mobile phone phobia – piaga del XXI secolo” tenuta dall’avvocato G. Amato e patrocinata dall’Associazione “Civiltà dei valori”. La conferenza affronterà il tema delle nuove forme di dipendenza dai mezzi tecnologici quali smarthphone, computer e rete internet. L’iniziativa formativa che investe la conoscenza del sé attraverso la riflessione sulla propria salute rispetto agli effetti della sovraesposizione al digitale, si inserisce tra le iniziative di orientamento
Il 16 Novembre scorso, presso il teatro Eliseo di Nuoro (TEN) gli alunni delle classi IVA, IVB e IV C hanno assistito ad uno spettacolo teatrale dal titolo “Apocalisse tascabile” L’iniziativa rientra nell’ambito del percorso di orientamento per gli studenti. L’opera è un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica ricompone l’infelice mosaico di una città decadente e putrefatta, specchio di una defunta condizione umana. Lo spettacolo tratta della fine del mondo vista da svariate prospettive, tra le quali preponderante è quella di due giovani “scartati”, liquidati e messi all’angolo perché inutili. La fine del mondo è allora per loro quasi un’occasione di vendetta, una rivincita presa sull’indifferenza subita, il cambiamento è incarnato dall’annuncio profetico di questi due smaliziati apostoli under 30 che portano sulla scena con autoironia la rabbia di una generazione esclusa, così giovane e già così defunta. “Apocalisse Tascabile” è uno spettacolo a doppiofondo: la fine del mondo è anche l’occasione per risvegliare quella “debole forza messianica” che secondo Benjamin si deposita in ogni generazione, in attesa d’essere portata alla luce per scardinare il mondo. Alle tematiche di “Apocalisse Tascabile” la platea di studentesse e studenti è stata sollecitata e direttamente coinvolta da un confronto dialettico tra gli artisti Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri e lo scrittore nuorese Giovanni Gusai, autore dalla forte sensibilità. Gli studenti hanno particolarmente apprezzato lo spettacolo. Le considerazioni che seguono, elaborate dalla allieva Yuliana Usai della classe IVC riassumono idealmente il senso di questa esperienza indubbiamente importante e significativa.
L’Apocalisse Tascabile è una rappresentazione teatrale molto vivace e ironica, particolarmente significativa: con ironia e rabbia racconta la disperazione della generazione esclusa, ingannata, condannata, dove l’acquisto e il guadagno sono l’unica esperienza possibile. I ragazzi passano dal comprare i prodotti sugli scaffali all’essere loro stessi prodotti, per quel “mercato del lavoro” pronto a sfruttarli, tritarli ed evacuarli. I temi trattati sono molto forti ma pieni di significato per cui vale la pena affrontarli. Uno di questi è quello del fallimento e di ciò che esso comporta: la depressione e la solitudine, per cui nessuno sembra interessato ad aiutarti, nessuno ti ascolta, nessuno ti vede, sembri quasi invisibile. Tutti premono perché ti realizzi e diventi qualcuno nella vita, caricando addosso un grande peso; sperano che un giorno tu possa diventare come loro, “i vecchi sono diventati un modello da imitare”, e nel momento in cui fallisci il “fallimento” ti sale alla testa, diventi un buono a nulla, inutile per una società fatta di grandi imprenditori. Gli adulti cercano di indirizzare i più giovani verso il percorso che loro stessi hanno compiuto, sei destinato a diventare una loro copia. “Ma non sono persone originali, i giovani, se tutto quello che hanno da fare è invecchiare”, cioè la loro vita non ha senso se non lo scopo di diventare come i loro nonni, i loro zii, i loro genitori. Quindi studiano, frequentano l’università e alla fine si laureano, ma dopo questo provano un senso di stanchezza e di inutilità, si ritrovano solo ad affrontare la loro vita, non soddisfatti delle proprie scelte perché hanno seguito come obbiettivo quello di soddisfare le aspettative altrui. Inoltre oggi i giovani non possono più occuparsi delle proprie passioni, devono adeguarsi a un mondo basato sull’economia, sui soldi, sul successo, pensano a trovare una occupazione che gli possa garantire denaro per vivere, non pensano più ad un lavoro che a loro piaccia e che possa permettergli di coltivare le proprie passioni. La società li ha educati così. Sono oppressi da una società in cui se non sei un imprenditore non vali niente, sei inutile, se non frequenti l’università, se non ti laurei hai poche speranze nel mondo del lavoro, le passioni non hanno alcuna importanza, ti piace suonare bene ma devi pensare a come riuscirai a vivere, puoi suonare ma morirai di fame. Il nostro mondo si è ridotto ai soldi, a un guadagnare e comprare; è importante la superficialità, il benessere esterno, più negozi ci sono meglio è, più tipi di uno stesso prodotto ci sono meglio è, ma la vita non è fatta solo di cibo e di vestiti, l’uomo è dotato di un animo, di passioni, di sentimenti, e in questa società non valgono niente. In “Apocalisse tascabile” viene anche affrontato il tema legato alla riflessione su di sé: “Devi riflettere su te stesso”, è quello che si sentono dire i giovani dagli adulti, ma come si a riflettere con tutte le distrazioni che ci allontanano dalla realtà e da noi stessi, come la televisione o il cellulare. Tutti si aspettano che i giovani abbiamo già chiaro il da farsi sul proprio futuro, che escano dalla “zona di comfort” per diventare dei grandi, tutti imprenditori, uomini importanti, ma nel momento in cui uno fallisce perde tutto, il fallimento ti soffoca e ti risucchia in un vortice senza fine, dove pesa più la delusione degli altri che la consapevolezza di aver fallito.
Per il terzo anno consecutivo, anche per il 2023 Eduscopio premia il Liceo “Giorgio Asproni” di Nuoro, come il miglior Linguistico della Sardegna tra le città capoluogo, con indice FGA (l’indice di rilevazione della Fondazione Giovanni Agnelli) del 61,70%.
La Fondazione Giovanni Agnelli è un istituto indipendente di cultura e di ricerca nel campo delle scienze umane e sociali con sede a Torino. L’idea di fondo del progetto eduscopio.it è proprio quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria – i risultati universitari e lavorativi dei diplomati – per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono.
IL LICEO LINGUISTICO “GIORGIO ASPRONI”
Il risultato del Linguistico Asproni è di grande valore, soprattutto se lo si rapporta a quelli di altri Licei della Sardegna, della provincia e della città di Nuoro, che si attestano invece ben al di sotto dell’indice FGA del nostro Liceo.
I dati più interessanti, che hanno contribuito a premiare l’Asproni, sono quelli relativi al post diploma.
Per quanto riguarda il dato sulle immatricolazioni, ovvero sulla prosecuzione degli studi post diploma, se 26% è la media regionale, il dato degli alunni dell’Asproni che non proseguono gli studi si attesta al 13% (quindi ben al di sotto della media regionale).
Infine, per quanto riguarda il superamento del primo anno di Università, se 63% è la media regionale, il nostro Liceo ha il 77% degli studenti immatricolati che riescono a superare con successo il primo anno; al di sopra di 6 punti percentuali rispetto agli altri Licei linguistici della provincia e della città di Nuoro.
Giovedì 23 novembre alle h. 11.00 presso il teatro San Giuseppe si svolgerà uno spettacolo teatrale tratto dal “Simposio” di Platone.
Il Simposio racconta di un banchetto, in una serata ateniese del 416 a.C., a casa di Agatone, importante tragediografo che festeggia la sua vittoria al concorso tragico delle Lenee. Ospiti le più brillanti personalità del periodo: Fedro retore, Pausania “sociologo” e antropologo, Erissimaco medico, Aristofane commediografo, Socrate filosofo, Alcibiade politico e consigliere militare. Tema della serata è l’amore e i convitati si sfideranno per tenere il discorso più bello in onore di Heros, il Dio dell’Amore. “Il Simposio di Platone (scritto intorno al 380 a.C.) è da molti considerato una delle più belle conversazioni della letteratura occidentale, e, se esiste nella nostra civiltà il testo sull’amore cui ogni testo successivo non può che ricondursi, questo è il Simposio. Giunto quasi alla metà del suo terzo millennio di vita, il Simposio è fresco e possiede sempre il fiore della gioventù, e appunto su chi è giovane, di preferenza, si impone, come la musica, prima di ogni riflessione” (cit. Giorgio Colli).
L’intento dello spettacolo è di offrire uno strumento complementare che produca emozioni, per così dire, didattiche, capaci cioè di far meglio assaporare il gusto dello studio. La riduzione e la drammatizzazione del testo di Platone è finalizzata a renderlo fruibile ed illuminante per un pubblico giovane.
Parteciperanno all’evento gli alunni delle classi2^A, 2^B, 2^C, 3^A, 3^B, 3^F, 4^A, 4^B, 4^C, 4^E, 5^A, 5^B
Giovedì 23 novembre 2023, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso la sala convegni della CCIA di Nuoro, si svolgerà la 1^ sessione del convegno di studi “Lavorare per il Reich- lavoratori coatti sardi in Germania 1943-1945”, cui seguirà la realizzazione della 2^ sessione il pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 20.00, per proseguire il pomeriggio successivo a Cagliari.
Parteciperanno all’evento le classi 5^A, 5^C e 5^ G che, accompagnate dalle prof.sse Depalmas e Littarru, docenti di Storia e Filosofia del Liceo Asproni.
Voluto dall’ISTASAC, realizzato con l’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) e con la Fondazione di Sardegna, il convegno vuole ricostruire la storia di quasi un milione di cittadini italiani, uomini e donne, che furono utilizzati come manodopera coatta nell’economia di guerra della Germania nazista.
Sabato 25 novembre al TEN Teatro Eliseo Nuoro va in scena lo spettacolo ???? ?? ?????. Dramma musico corale ispirato al capolavoro Deleddiano “Canne al Vento”, con particolare attenzione alla complessa figura di Efix, servo pastore della famiglia Pintor.
Regia di Valeria Polimene
?️ Ingresso libero sino a esaurimento posti. ? 19.45 ingresso al teatro ? 20.30 inizio spettacolo
Iniziativa annunciata dal sindaco Andrea Soddu per ricordare la ragazza uccisa dall’ex fidanzato e onorarne la sua memoria «promuovendo il rispetto e la consapevolezza nella nostra comunità».
In collaborazione con la Curia e il parroco della Cattedrale di Santa Maria della Neve don Giovanni Maria Chessa, a partire da domani – martedì 21 novembre – e per una settimana, la chiesa di San Carlo aprirà le sue porte dalle 9 alle 13.30 per un momento di preghiera e raccoglimento o portare un pensiero per Giulia in un registro che troveranno all’interno. La chiesa custodisce la copia simbolica “Madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa e, quindi, offre un ulteriore stimolo come luogo di riflessione e solidarietà. «Invito studentesse, studenti e chiunque desideri partecipare a lasciare pensieri in memoria di Giulia», precisa Andrea Soddu annunciando che «questi pensieri saranno raccolti e successivamente consegnati al Comune di Vigonovo, dove vive la famiglia Cecchettin. La scuola, oltre al suo ruolo educativo, assume un compito cruciale nella formazione di cittadini attivi e responsabili. È fondamentale che diventi uno spazio in cui si insegni che l’amore non è violenza, ma è intrinsecamente legato al rispetto. La chiesa di San Carlo – conclude il primo cittadino di Nuoro – diventa così un simbolo tangibile di unità e riflessione, un luogo in cui possiamo onorare la memoria di Giulia e lavorare insieme per un futuro più sicuro e rispettoso per tutte le donne».
La tragica fine di Giulia Cecchetin, vittima di una brutale e criminale violenza a pochi giorni dal 25 novembre, giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, ci impone di riflettere con grande attenzione sulle cause di un gesto così folle e su cosa poter fare – anche individualmente – per opporsi con ogni mezzo a questa deriva omicida. Nei prossimi giorni saranno avviate alcune iniziative per proseguire una riflessione che, in realtà, non si è mai interrotta ma che, periodicamente, è necessario approfondire. Domani, anche per testimoniare vicinanza ai familiari di Giulia e per esprimere con un gesto la nostra ferma condanna, alle 10:30, come richiesto dal Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, la campana suonerà per un minuto di silenzio in memoria di Giulia.
Venerdì 17 Novembre 2023, alle h. 11:30, presso il teatro Eliseo di Nuoro (TEN) è andato in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “LA LUNA DEL POMERIGGIO”. Presente anche un gruppo di alunni provenienti da alcune classi prime, seconde e terze, accompagnati dalle prof.sse Marta Ambrosini, docente di Diritto ed Economia, e Lina Barone, docente di Inglese.
Lo spettacolo teatrale di Simone Gelsomino e Luisanna Cuccuru è liberamente ispirato dal libro “La luna del pomeriggio” a cura di Giovanni Gelsomino, scritto, all’interno di un progetto di scrittura creativa, dagli ospiti della Casa di Reclusione “Paolo Pittalis” di Nuchis, nel comune di Tempio Pausania ed edito da Carcere con le Ali (2018). “La luna di pomeriggio nessuno la guarda, ed è quello il momento in cui avrebbe più bisogno del nostro interessamento, dato che la sua esistenza è ancora in forse.” Così scrive in Palomar Italo Calvino e le sue parole possono efficacemente far intendere il senso dell’opera. Lo spettacolo fa parte di un progetto più ampio che si muove verso il duplice obbiettivo di divulgare il teatro come pratica di benessere sociale e di poter parlare, attraverso il linguaggio teatrale e gli eventi collaterali, delle carceri e del sistema carcerario italiano. Il testo è stato scritto per aprire una breccia su un mondo molto complesso, doloroso – quello del carcere – che la società non riesce a sentire vicino. Il compito di questo testo (e dunque di questo spettacolo) non è giustificare o mistificare la figura del detenuto, ma piuttosto far sorgere dei dubbi nello spettatore e nella spettatrice: crediamo che il teatro non sia il luogo delle risposte, ma delle domande, e la genesi di dubbi dà senso allo sforzo teatrale.
Una rappresentanza dei ragazzi presenti allo spettacolo ” La luna del pomeriggio” oggi all’Eliseo. Nella foto insieme alla compagnia teatrale ed al regista Simone Gelsomino.
Oggi 16 novembre, nell’Aula Magna del Liceo Asproni, si è tenuto un incontro formativo organizzato dai docenti di Religione, Prof. Priamo Marratzu e Don Giovanni Cossu, in collaborazione con Padre Alessandro Lippolis e Padre Antonio Vignola della pastorale giovanile degli Oblati di San Giuseppe, in occasione della festività della Madonna delle Grazie prevista il 21 novembre, all’interno della MISSIONE GIOVANI, sul tema “Niente di tutto ciò che è umano mi può essere indifferente” (Terenzio) – Educati per Crescere -.
I Giuseppini hanno parlato del coraggio delle scelte di vita interagendo, con lo slogan
#versolameta
con gli studenti delle classi terze e quarte e i seminaristi del nostro Liceo.
I partecipanti hanno risposto ad alcune domande di senso attraverso l’uso di alcune applicazioni tecnologiche.
Ringraziamo padre Pinuccio Demarcus, Padre Saverio e i missionari giuseppini per aver coinvolto la nostra scuola in questa esperienza che si svolge in altre regioni italiane.
Si avvia alla conclusione l’iniziativa “Premio Mondello Giovani”, che ha l’obiettivo di promuovere la lettura e di creare un’occasione di confronto nazionale per le studentesse e gli studenti, al quale il liceo ginnasio “G. Asproni” partecipa nel corrente anno scolastico.
L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione di Sardegna insieme ad altre sei Fondazioni del Sud Italia, è realizzata nell’ambito del “Premio Letterario Internazionale Mondello” giunto alla 49° edizione.
Curato dalla Fondazione di Sicilia per conto del Comune di Palermo, il Premio è realizzato in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino, la Fondazione Circolo dei lettori e la Fondazione Andrea Biondo.
Nella presente edizione sono coinvolti 30 studentesse e studenti della Sardegna che faranno parte della giuria del PREMIO MONDELLO GIOVANI, composta complessivamente da 300 studenti provenienti anche da Sicilia, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.
Il nostro liceo partecipa a Palermo alla cerimonia, che si è tenuta nella serata di oggi, mercoledi 15 novembre, con una rappresentanza di studenti e studentesse, accompagnati dal Dirigente scolastico, Prof. Antonio Fadda e dalle prof.sse Elisa Branca e Elena Manni:
Bziouid Magda Ida Hadda, Cassini Camilo, Cerullo Teresa, Colli Maura, Contu Antonella, Pulloni Marianna, Sartori Olga Viviana e Vitzizzai Greta
che hanno ricevuto i tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana (per la sezione narrativa italiana del Premio Letterario Internazionale Mondello) e, dopo averli letti, hanno redatto e inviato una motivazione per la preferenza.
Si è svolta oggi l’ultima giornata del Festival Scienza, in programma dal 13 novembre, promosso dall’Associazione Scienza Società Scienza, in collaborazione con la Biblioteca Sebastiano Satta.
Dopo gli appuntamenti di lunedi e martedi, dedicati agli studenti della Scuola primaria e Secondaria di 1⁰ grado, oggi era il giorno dedicato agli studenti delle Scuola secondarie di 2⁰ grado. Erano presenti anche gli alunni di alcune classi prime, terze e quinte, accompagnati dalle prof.sse Mirella Pellegrini e Claudia Porcu, docenti di Scienze del nostro Liceo.
Nell’Auditorium della Biblioteca “Satta”, dalle 9 alle 11 “Abracadabra. Il potere curativo delle parole tra mito, tradizioni e neuroscienze“, a cura di Cristina Muntoni e Alberto Priori, professore ordinario di Neurologia, Università – Milano, dibattito presentato dall’autrice Cristina Muntoni.
Spazio poi alla conferenza “SRT: scienza, ricerca, tecnologia” con Adelaide Ladu dell’Inaf – Osservatorio Astronomico di Cagliari.
Nell’ambito delle iniziative di promozione della propria attività di organizzazione di esperienze di studi all’estero, l’associazione EF -Education First propone alle scuole incontri con le studentesse e gli studenti. Venerdì 24 novembre p.v. si terrà, presso l’Aula Magna del Liceo in via Dante, un incontro riservato agli studenti delleseconde e terze liceali, interessati a prefigurare per il prossimo anno un’esperienza di studi all’estero, durante il quale potranno ricevere informazioni sulle proposte formulate dall’organizzazione: tempi dell’adesione, costi, modalità di realizzazione dell’esperienza. Sono invitati anche gli studenti delle classi quarte e quinte interessati, comunque, a esperienze di studio all’estero prima o dopo il conseguimento del diploma. L’incontro, al quale sarà presente la prof.ssa Luisa Marci Corona, referente generale di EF EDUCATION Sardegna, avrà inizio alle ore 15.00. Studenti e studentesse potranno partecipare all’incontro, accompagnati, se lo desidereranno, dai loro genitori.
Nelle prossime settimane si svolgerà presso il nostro liceo, un corso di preparazione orientato al conseguimento della certificazione B2 della conoscenza della lingua inglese.
Com’è noto, il Quadro comune europeo di riferimento, che rappresenta una linea guida impiegata per descrivere i risultati conseguiti da chi studia le lingue straniere in Europa, prevede tre fasce di competenza (“Base”, “Autonomia” e “Padronanza”) e complessivamente sei livelli di riferimento (A1, A2, B1, B2, C1 e C2) che definiscono le competenze in una lingua straniera secondo una gradazione che procede dal livello A1 – Livello base – al livello C2 – Livello avanzato o di padronanza della lingua in situazioni complesse –.
Le competenze di chi consegue il livello B2 sono così definite:
“Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche sul suo campo di specializzazione. È in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile una interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni”.
Il corso di preparazione avrà durata di 50 ore con lezioni che si terranno nei giorni di lunedì e martedì, sarà aperto a 22 studenti iscritti al terzo, quarto e quinto anno di corso dei licei classico e linguistico, avrà inizio nelle prossime settimane e si concluderà nel mese di aprile 2024 in vista dell’esame per il conseguimento della certificazione che gli allievi sosterranno, accompagnati dai docenti, presso un Ente certificatore esterno alla Scuola, avente sede a Sassari o, qualora ciò sia possibile, presso il nostro Liceo, con trasferta degli esaminatori incaricati dall’Ente esterno.
Il percorso sarà considerato valevole, così come quello avviato per la lingua Francese, per l’assolvimento di una parte degli obblighi connessi ai “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” per un numero di ore pari al 50% delle ore frequentate; la validità sarà riconosciuta a fronte di una frequenza pari ad almeno il 75% delle ore di corso
Le prof.sse Burrai, Barone e Zoppeddu contribuiranno a rendere nota l’iniziativa fornendo ogni possibile informazione sul valore delle certificazioni, sulle caratteristiche della prova di ammissione, sulla strutturazione del corso, sull’esame finale e sui costi a carico degli alunni.
INFO DISPONIBILI NELLA CIRCOLARE PUBBLICATA NELL’AREA RISERVATA DEL REGISTRO ELETTRONICO
Giovedi 16 novembre, dalle ore 11, presso il TEN, gli alunni delle classi quarte del Liceo Asproni parteciperanno allo spettacolo teatrale “APOCALISSE TASCABILE” di Niccolò Fettarappa Sandri, con Lorenzo Guerrieri e Niccolò Fettarappa Sandri. L’iniziativa rientra nell’ambito del percorso di orientamento per gli studenti.
Alle tematiche di “Apocalisse Tascabile” la platea di studentesse e studenti sarà sollecitata e direttamente coinvolta da un confronto dialettico tra gli artisti Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri e lo scrittore nuorese Giovanni Gusai, autore dalla forte sensibilità. Alla visione dello spettacolo seguirà poi, in date che saranno successivamente comunicate, un percorso di orientamento, che potrà essere inserito nelle trenta ore obbligatorie, curato in collaborazione con la cooperativa Lariso; i temi sono quelli della realizzazione di sé, della percezione del futuro, delle possibilità di narrazione di sé attraverso il lavoro.
Senza alcun preavviso, Dio compare in un supermercato in periferia di Roma e vi annuncia la fine del mondo. Per sua colpa e sfortuna, ad ascoltarlo c’è ben poca gente. A prenderlo sul serio c’è solo un giovanotto amorfo e sfibrato, da allora fatalmente destinato ad essere il profeta della fine dei tempi. Accompagnato da uno svogliato angelo dell’Apocalisse, il giovane apostolo si fa strada nell’abisso peccaminoso della città romana, per annunciare ai suoi abitanti la loro imminente fine. Il progetto apocalittico voluto da Dio sembra però fallire. La triste notizia annunciata però non sembra affatto scuotere chi già si dedica, con mortuaria solerzia, alla propria quotidiana estinzione.
Apocalisse Tascabile è un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica ricompone l’infelice mosaico di una città decadente e putrefatta, specchio di una defunta condizione umana.
Lo spettacolo tratta della fine del mondo vista da svariate prospettive, tra le quali preponderante è quella di due giovani “scartati”, liquidati e messi all’angolo perché inutili. La fine del mondo è allora per loro quasi un’occasione di vendetta, una rivincita presa sull’indifferenza subita, il cambiamento è incarnato dall’annuncio profetico di questi due smaliziati apostoli under 30 che portano sulla scena con autoironia la rabbia diuna generazione esclusa, così giovane e già così defunta. Apocalisse Tascabile è uno spettacolo a doppiofondo: la fine del mondo è anche l’occasione per risvegliare quella “debole forza messianica” che secondo Benjamin si deposita in ogni generazione, in attesa d’essere portata alla luce per scardinare il mondo.
Mercoledì 15 novembre alle ore 11, nello Spazio di Bocheteatro, presso la Chiesa di San Giuseppe, si terrà un incontro di presentazione del progetto “NUORO FOR EUROPE”, di cui la nostra scuola è partner. Il progetto, curato dai docenti dell’Istituto Tecnico “Salvatore Satta”, vedrà la partecipazione, oltre che del nostro Liceo, anche degli studenti di altri Istituti cittadini.
Alcuni dei nostri allievi presenteranno i loro lavori, di fronte ad una nutrita platea di loro colleghi, illustrando in lingua inglese alcuni aspetti culturali, sociali e di altri ambiti, relativi all’Irlanda, paese europeo loro assegnato.
Padre Pinuccio Demarcus, parroco della Chiesa di “Nostra Signora delle Grazie” a Nuoro, propone agli studenti del nostro liceo, nell’ambito della Missione Giovani, un incontro sul tema “Niente di tutto ciò che è umano mi può essere indifferente” (Terenzio) – Educati per Crescere -.
L’incontro si terrà presso l’Aula Magna del Lico Asproni, giovedì 16 novembre alle ore 10.15.
Il lavoro di seguito proposto è la sintesi di una esperienza didattica svolta a partire da una lettura critica dell’opera del tragediografo greco Eschilo e finalizzata a far riflettere circa la tematica della guerra, della sofferenza, del dolore considerato dal punto di vista non dei vincitori ma dei vinti. Attraverso le bellissime parole di Emmanuel Lévinas (1906-1995), il filosofo dell’altro, scopriamo che è nel volto dell’Altro che perveniamo alla consapevolezza che il mondo è nostro nella misura in cui possiamo condividere con l’altro (Totalità e infinito, 1961), per affermare una autentica humanitas contro ogni forma di odio. “Altro” deriva dal latino alter che ci richiama alla parola alterità: tutto ciò che è altro, che è diverso, a volte ci spaventa ma anche ci obbliga ad uscire da noi stessi per riconoscere e accettare. Per divenire prossimi, ossia per creare vicinanza, quindi per comprendere. In un mondo dominato ieri come oggi dalla violenza della guerra ci piace credere che questa riflessione possa contribuire a sollecitare l’attivazione di una sempre maggiore forma di consapevolezza.
Prof.ssa Venturella Frogheri, docente di Latino e Greco
Partecipato e apprezzato incontro quello di venerdì scorso nell’Aula Magna del Liceo Asproni. Nell’ambito del progetto “Libriamoci” curato dalle prof.sse Venturella Frogheri e Paola Serra, docenti di Lettere del nostro Liceo, è intervenuta Bastiana Madau, autrice del libro “Maestre dell’Università sconosciuta”, edito nella “Piccola collana di memorie”, ideata da Salvatore Tola e pubblicata dalla Soter editrice.
L’autrice, laureata in Filosofia all’università La Sapienza di Roma, per molti anni direttrice delle biblioteche comunali di Orani e di Orgosolo, ha lavorato come editor, critica letteraria, conduttrice di laboratori di educazione alla lettura e alla scrittura.
Ed è proprio il piccolo borgo di Orani, paese natale di Bastiana Madau, che viene nel libro rappresentato come un microcosmo entro il quale si compie per l’autrice l’incipit di un percorso formativo affidato soprattutto alla influenza ed alla autorevolezza di mastras, sagge depositarie di un sapere atavico sapientemente custodito ed altrettanto generosamente offerto e condiviso come tesoro prezioso di insegnamenti.
Come ha sottolineato anche la prof.ssa Frogheri nelle sue note di presentazione: “sapere nel senso etimologico del termine, che allude al verbo latino sapio, nel significato di aver sapore: quindi un sapere che dà sapore alla vita, che una volta autenticamente interiorizzato è in grado di far crescere in una sempre più matura consapevolezza di sé“
Particolarmente gradita la presenza in Aula Magna di un’ex allieva del Liceo, Cristiana Mallocci, che s margine dell’incontro ha portato all’attenzione delle curatrici del progetto una recensione sul libro di Bastiana Madau, che con piacere pubblichiamo:
Maestre dell’università sconosciuta” è il titolo dell’affascinante e suggestiva opera dell’autrice oranese Bastiana Madau, la quale si pone la coinvolgente, complessa e innovativa sfida di narrare ed elogiare il principale e fondante ruolo delle figure femminili, nel ricco e arricchente contesto di una società relativamente arcaica, dunque avvolta in un’antica e dirompente melodia che profuma di un lirico antico ed esemplare passato dal quale scaturisce però non una nostalgica idealizzazione di esso, bensì un’incontenibile ed entusiasmante nostalgia di futuro. Quello stesso racchiuso tra le dolci e rassicuranti nenie, filastrocche e storie formulate e appartenenti a un pregiato e significativo patrimonio popolare, il quale rappresentava il più efficace ed essenziale nutrimento dell’animo infantile impresso e fedele al valore generativo e rigenerante di vocaboli ben detti, i medesimi di cui erano ricolme le appassionate e appassionanti narrazioni che venivano prontamente effettuate e declamate con ardente intensità e delicata audacia femminile sulle fedeli, indelebili ed eterne orme degli originari e preziosi aedi, inestimabile e principale fondamento di una cultura originata dal magnifico e tremendo potenziale e valore demiurgico della parola, la quale costodisce in sé l’eccezionale e oscuro potere di ferire o rimarginare, di guarire o far ammalare, in particolare se preferite dalle figure di riferimento. Come ricorda sapientemente la celebre psichiatra spagnola Marian Rojas Estapè, se le parole vengono pronunciate da figure primarie assumono un particolare valore demiurgico, generativo o degenerativo a seconda della scelta che viene adoperata e della modalità con cui vengono pronunciate, innescando e determinando un impatto diretto e immediato. Esso può risultare estremamente salvifico o perniciosamente fatale nel nostro organismo. Le parole assumono dunque il ruolo di farmaco o veleno. Proprio in virtù di tale empirica e ragionevole constatazione quelle sapienti ed esemplari donne sottoponevano la vita quotidiana a una indefessa narrazione profetica positiva e benedicente, seppur senza eludere e reprimere la tragica, dolorosa ma didascalica e componente della sofferenza, in quanto parte integrante della vita. A motivo di tale pragmatica e illuminante consapevolezza, infatti, neppure nelle potenti e significative narrazioni infantili si escludeva questo aspetto ed anzi vi compariva con una modalità particolarmente frequente ed eloquente, oltre che con disarmante e cristallina naturalezza, originata e sprigionata da un’autentica e feconda sapienza di vita. La stessa che traspare dalle eroiche e immense figure, appartenenti all’eroismo proprio della quotidianità e che costituisce il ferreo e decisivo fondamento di una primigenia ed esaustiva epica del quotidiano, fra le quali possiamo con ferma ed energica fierezza e certezza, scorgere e annoverare l’ispiratrice e potente figura di Marianna Bussalai: entusiasta, sensibile eprofonda poetessa nonché audace e imprescindibile componente della stregua ed eroica resistenza antifascista ma anche emblematica ed eccezionale donna di cultura, la quale aveva trovato nella poesia una proficua modalità attraverso la quale sfuggire all’orrore mediante il potere curativo della bellezza e della parola. Era profondamente e autenticamente conscia del loro immenso, terribile e temibile potenziale, vitalmente e calorosamente costruttivo o al contrario, letalmente, crudamente e crudelmente distruttivo. In un mondo nel quale dilagano l’odio, la morte e lo sconforto, Marianna sceglie dunque, di essere generosa e convinta dispensatrice di benedicenti parole di amore e di vita, plasmando e sottoponendo così, l’avvenire a una narrazione profetica positiva. Questa infatti non tarderà a compiersi con il tanto atteso e sospirato avvento della agognata e sofferta liberazione. La medesima modalità narrativa che ha costellato e ricolmato la ricca, indimenticabile e onirica infanzia dell’autrice, la quale ha potuto dischiudere e incarnare la sua futura vocazione alla parola proprio grazie alle tenere e salde narrazioni femminili dei racconti dell’età infantile, i quali costituivano un variegato compendio di avvincenti storie, tutt’altro che edulcorate, filastrocche semplici ed indelebilmente significative al contempo, dolci e memorabili nenie ma anche crudamente realistici e struggenti e tetri canti funebri. Una narrazione cangiante e concreta, nella quale viene inevitabilmente avvolto ogni aspetto dell’esistenza, dalle incontenibili gioie della fecondità e della nascita ai ferenti, feriti e struggenti drammi del dolore e della morte. Senza mai scordare, però, quella narrazione profetica benevola e benedicente, custodita persino nel fecondo, inconfondibile e delicato profumo del pane, nutrimento fondamentale e fondante per il corpo e l’anima, in quanto integrale, emblematica ed esaustiva espressione di una benevola e benedicente cultura, traboccante di parole e colma di sguardi di vita e di amore, quelle stesse che vengono prontamente celebrate ed evocate ogni 25 marzo, in occasione della solennità Mariana dell’Annunciazione, ineffabile, principale e inestimabile mistero della fede cristiana, mediante il quale il Verbo si fece carne, nell’accogliente e benedicente grembo di Maria, definita Benedetta da ogni generazione di uomini, proprio perché la sua vita è stata benedetta, ossia detta bene e pertanto sottoposta a una narrazione profetica positiva, che ha origine e compimento nell’inestimabile Grazia e inusitato privilegio dell’Incarnazione. Esso ci invita e ci incoraggia nuovamente a contemplare con particolare deferenza e ardente chiarezza e convinzione il ruolo trasformante delle parole, le quali assumono cosi una peculiarmente profonda dimensione, significato e concretezza tale da farsi carne e quindi modificare irreversibilmente la storia dell’umanità intera. Solennità Mariana che non a caso viene celebrata anche mediante la generosa distribuzione del tenero ed emblematico pane votivo, il quale ci insegna e rammenta con esplicita prontezza e decisiva delicatezza come esso rappresenti al contempo la forma ed il segno più eloquente della potenza custodita nell’adoperare parole che nutrono, curano e salvano. Possa ogni figura femminile e in particolare ogni madre, sulle eterne ed inestimabili orme di Maria, nutrire il Suo stesso sguardo benevolo, benedicente, positivo e propositivo sulla realtà: solo così infatti queste ultime, potranno generare, educare ed allevare un popolo di giovani felici, dunque un avvenire prospero e felice
“Maestre dell’università sconosciuta” è il significativo titolo della recente opera di Bastiana Madau edita nella “Piccola collana di memorie”, ideata da Salvatore Tola e pubblicata dalla Soter editrice.
L’autrice, laureata in Filosofia all’università La Sapienza di Roma, per molti anni direttrice delle biblioteche comunali di Orani e di Orgosolo, ha lavorato come editor, critica letteraria, conduttrice di laboratori di educazione alla lettura e alla scrittura.
Ha ideato e cura la rassegna culturale “Quando tutte le donne del mondo”, nota come “QuFestival”, giunta alla quinta edizione.
Tra le sue pubblicazioni, il romanzo Nascar (Poliedro, 2003) e Simone, le Castor. La costruzione di una morale (Cuec, 2016, 2a ed. 2017, Premio “Osilo” per la saggistica).
Con “Maestre dell’università sconosciuta” Bastiana Madau conferma il suo talento di ricercatrice curiosa, accurata ed attenta, animata da una autentica passione per la cultura, conducendo il lettore in un avvincente itinerario nella memoria di figure e situazioni che hanno segnato la sua formazione e che è insieme una indagine critica di spessore etnografico ed antropologico ed una ricerca poetica.
Conviene forse partire dal titolo del libro, che in modo particolarmente pregnante l’autrice spiega nella premessa: l’etimologia della parola maestro deriva dal latino magister = maestro, a sua volta dall’unione di magis = grande + il suffisso comparativo -ter. Perciò, in senso squisitamente etimologico, maestro significa “il più grande”, cioè il più esperto, il più competente in relazione ad una disciplina, una materia, ad un’arte, ad una abilità, tale da essere quindi, per la sua autorevolezza, il punto di riferimento per chi voglia apprendere tali conoscenze. Il termine declinato al femminile plurale ed accostato alla “università sconosciuta” allude significativamente ad un complesso (universus) di conoscenze, di pratiche, di esperienze che delineano una paideia alimentata in forme legate prevalentemente alla oralità ed alla anonimità, ma non per questo meno pregnanti.
Ed è proprio alle donne che l’autrice intende dedicare la sua opera, riconoscendo le loro doti di carattere intellettuale e morale, la valenza grande del loro ruolo, l’importanza che esse rivestono nella cura, nella educazione, nella trasmissione di valori.
Il piccolo borgo di Orani, paese natale di Bastiana Madau, viene nel libro rappresentato come un microcosmo entro il quale si compie per l’autrice l’incipit di un percorso formativo affidato soprattutto alla influenza ed alla autorevolezza di mastras, sagge depositarie di un sapere atavico sapientemente custodito ed altrettanto generosamente offerto e condiviso come tesoro prezioso di insegnamenti: sapere nel senso etimologico del termine, che allude al verbo latino sapio, nel significato di aver sapore: quindi un sapere che dà sapore alla vita, che una volta autenticamente interiorizzato è in grado di far crescere in una sempre più matura consapevolezza di sé.
Uno dei motivi di interesse più rilevanti del libro riguarda sicuramente la ricostruzione, che merita di essere conosciuta e ricordata, di tale itinerario formativo che accomuna Orani a tantissime realtà della nostra Sardegna. “Per educare un bambino serve un intero villaggio”: così ci ricorda un antico proverbio africano, ad indicare l’importanza del senso di comunità, dell’essere, per dirla con le parole di Andrea Camilleri, “passeggeri di una conoscenza collettiva”.
Nel mondo antico la cultura ispirata ai valori del mos maiorum, agli insegnamenti de sos mannos si esprime attraverso fenomeni ben diversi da quelli che connotano la cultura moderna: si manifesta infatti in forma essenzialmente orale: preghiere, poesie, narrazioni, racconti sono ricordati a memoria (e ricordare significa riportare al cuore, sede dei sentimenti, delle emozioni, non solo della memoria) e tramandati di generazione in generazione.
E’ quindi assolutamente estranea alla mentalità della società arcaica la figura dell’intellettuale inteso come personalità autonoma, tale da imporsi in ragione del suo prestigio personale o della sua originalità.
Così come avviene per un manufatto artigianale, il “prodotto” letterario o culturale in senso lato ha quindi una esistenza autonoma, indipendente da colui che lo ha creato: e il termine stesso poesia, in latino pŏēsis, come giustamente riconosce Bastiana Madau in un passo del libro, si riconduce al verbo greco poiein: ποιέω significa produrre, fare, creare e poi, in senso più ampio, comporre.
Andando ancora più indietro, è possibile risalire alla radice sanscrita pu- che ha appunto il significato di generare, procreare, ed è particolarmente significativo il fatto che questi verbi si riferiscono ad una realtà femminile.
Ogni manifestazione culturale dunque accompagna e commenta per così dire gli atti fondamentali della vita sociale della comunità, il lavoro, le relazioni, le nozze, le nascite, le cerimonie religiose, i riti funebri, assolvendo ad una funzione rituale in senso lato, inerente alla convenzionalità di situazioni iterate.
Possiamo ben comprendere quanto questo processo impegni intensamente dal punto di vista emotivo, quanto sia coinvolgente dal punto di vista psicagogico.
Addentrarsi nel libro di Bastiana Madau è per il lettore una felice esperienza insieme di scoperta e di ri-scoperta, e di profondo arricchimento spirituale, che si può interpretare su diversi livelli di lettura.
Da un lato è sicuramente una sorta di nostos denso di gratitudine, di affetto e di riconoscenza per quanto ricevuto e appreso da figure familiari, donne in particolar modo, che hanno segnato le diverse tappe del suo percorso di consapevolezza: un viaggio nella memoria che fa emergere in forme vivide e icastiche figure, esperienze che non compaiono sui libri, che non appartengono alla storia “ufficiale” ma che non possono essere dimenticate “…Le pedate furtive della storia minore, quasi sempre più maestra di ogni altra…”, come scrive Gesualdo Bufalino nel suo libro “Museo d’ombre”, perché la storia minore, ovvero quella che spesso viene trascurata o ignorata, può in realtà essere più preziosa e istruttiva di quella “maggiore”.
Ed ecco allora i racconti della madre, il ricordo della maestra di scuola, le preziose voci soavemente affabulatrici delle contadoras con i loro contos magicamente suggestivi, con le filastrocche e le ninnenanne, le mastras de pane, (pane inteso naturalmente non solo come alimento ma anche e soprattutto come veicolo di messaggi e di simboli legati alle tradizioni e ai cicli della vita, confezionato e modellato ritualmente), le mastras de partu, custodi per così dire del mistero della nascita.
Un secondo piano di lettura del libro inquadra il richiamo a figure di donne sarde che in virtù della loro determinazione, della loro tenacia, delle loro indubbie, pregevolissime capacità sono riuscite ad emergere, ad emanciparsi, a lasciare tracce della loro vita e della loro opera nella nostra storia: Eleonora di Arborea, creatrice nel 1392 di quella Carta de Logu, che con i suoi 198 capitoli è considerata “il maggior monumento legislativo della Sardegna medievale” e che regolerà la vita giuridica e sociale del popolo sardo per quattro secoli; Grazia Deledda, modello di emancipazione con la sua mirabile vocazione letteraria, unica donna italiana vincitrice del Premio Nobel per la letteratura; Angela Maccioni, maestra antifascista di Nuoro perseguitata dal regime; Nereide Rudas, la prima donna, in Italia, a fondare e dirigere, nel 1978, una clinica psichiatrica, profonda conoscitrice dell’animo umano e della sua Sardegna; Maria Lai, artista sensibile conosciuta soprattutto per le sue opere tessili (e tessere è arte peculiarmente femminile: un’arte di creazione quasi magica in cui la trama si lega all’ordito collegando così le due dimensioni dell’essere, quella orizzontale del contingente, umana e terrestre, che allude alla capacità di intrecciare relazioni e legami, e quella verticale del trascendente, celeste e divina).
Anche queste figure di donne sono da intendersi pienamente quali mastras, capaci di osservare ed interpretare sé stesse, le cose e il mondo con un altro sguardo: “pur vedendo il medesimo mondo, lo vediamo con occhi diversi”, afferma Virginia Woolf ne “Le tre ghinee”.
E citandole e ricordandole con ammirazione e stima profonda Bastiana Madau le addita alla attenzione del lettore quali esempi di autentica paideia.
Affidato ad uno stile agile, connotato da una naturale immediatezza, tutto il libro è concepito come entro una fittissima trama disseminata di rimandi, di citazioni, di riferimenti culturali, dalla poesia, alla filosofia, alla antropologia, che da un lato costituiscono una sorta di ideale invito capace di sollecitare chi legge ad ulteriori letture ed approfondimenti, e dall’altro testimoniano le conoscenze approfondite e criticamente fondate maturate dall’autrice : le maestre dell’università sconosciuta che Bastiana Madau ha incontrato nel corso della sua vita hanno evidentemente svolto efficacemente il loro compito!
La pièce è ispirata al racconto scritto da Federico de Roberto nel 1921, e racconta il viaggio interiore di un gruppo di soldati italiani al fronte durante il primo conflitto mondiale.
Le Classi quinte del Liceo Asproni al Teatro Eliseo di Nuoro
In alta montagna, in un ambiente inadeguato a una guerra di trincea, i soldati del plotone al comando del tenente Alfani sono dislocati sul forte del Corbin, prossimi alla “porta dell’inferno”.Essi provengono da tutte le parti d’Italia e parlano dialetti così diversi da creare una lingua polifonica; per la maggior parte sono soldati improvvisati che il protrarsi della belligeranza ha corroso e indebolito. La paura di cui ci parla De Roberto nel suo racconto del 1921 è una delle tante paure che tessono la memoria del primo conflitto mondiale.
La Paura narra del viaggio interiore che questo gruppo di soldati dell’esercito italiano al comando del Tenente Alfani, si ritrova a vivere sullo sfondo della guerra di trincea. Dislocati sul Forte del Corbin, sono chiamati a guadagnare una postazione strategica, distante solo una cinquantina di metri da loro e raggiungibile esclusivamente attraverso un’unica via terribilmente esposta al fuoco nemico. Uno alla volta, tutti I tentativi più o meno eroici di raggiungere la piazzola vengono annientati dalle pallottole austriache. Questo crea tra i soldati una vera e propria osmosi tra paura e rassegnazione indistruttibile, tanto da rendere il terrore di morire più sopportabile di quello di vivere. La pièce è ispirata al racconto scritto da Federico De Roberto nel 1921, in cui l’italiano si mescola a tutti i dialetti della penisola, anche in un modo duro e caotico. L’autore, pur non avendo preso parte alla Grande Guerra fu in grado di raccontarla con realismo, sottolineando le ferite interiori causate ai soldati ben oltre le immense carneficine della trincea.
La nota locuzione latina formulata dal poeta latino Orazio “Ut pictura poesis” rappresenta un importante principio estetico secondo il quale «La pittura è una poesia muta e la poesia una pittura parlante».A partire da tale assunto gli alunni delle classi 4B e 4C si sono impegnati ad accostare alcuni versi tratti dalle “Bucoliche” di Virgilio ad immagini: le opere d’arte scelte ma anche le fotografie rendono in qualche modo ancora più profondamente la straordinaria icasticita’ del dettato poetico e la forte pregnanza del suo significato, evocando suggestioni, echi, riverberi collegamenti critici che riteniamo utile condividere come un invito alla lettura e all’approfondimento. L’esperienza didattica può ritenersi sicuramente significativa per il coinvolgimento attivo e l’interesse da parte degli alunni che ha permesso di attivare.
La Fondazione Professor Giovanni Antonio Sulas mette a disposizione per l’Anno accademico 2023/2024 25 borse di studio per studenti meritevoli.
A chi sono rivolte
Le borse sono destinate a studentesse e studenti, residenti nella provincia di Nuoro, che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria superiore nell’anno scolastico 2022/2023 e che intendono proseguire gli studi in Università o in Istituzioni ed Enti equiparati nell’Anno Accademico 2023/2024.
Quali sono i requisiti per partecipare
Possono fare domanda gli studenti che presentino una certificazione ISEE non superiore a € 21.000,00. Nella valutazione dei candidati si terrà conto del merito scolastico dimostrato nell’anno accademico 2022-23
A quanto ammonta la borsa
€ 2.000,00
Qual è il termine di presentazione delle domande
15 novembre 2023
Le informazioni e le modalità di partecipazione, così come i documenti da presentare, sono disponibili nel Bando scaricabile a questo link.
Attraverso il canale WhatsApp del Liceo Asproni saranno disponibili tutte le nostre comunicazioni relative ad attività didattiche, eventi, appuntamenti e le info più importanti che riguardano la vita della nostra comunità scolastica.
Con la nota n. 2790 dell’11 ottobre 2023, il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione e il Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali hanno reso noto che dall’11 ottobre è attiva “UNICA”, la piattaforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito ideata per raccogliere strumenti e risorse utili per gli studenti e le famiglie.
La piattaforma, che presenta adeguati standard tecnologici e criteri di sicurezza, di accessibilità, di disponibilità e di interoperabilità, dispone i limiti e le condizioni di accesso volti ad assicurare il corretto, lecito e trasparente trattamento dei dati, le garanzie per i diritti e le libertà degli interessati, i tempi di conservazione dei dati e le misure di sicurezza.
Secondo il Ministero, UNICA vuole integrare, “in un solo spazio digitale i servizi esistenti, nonché i nuovi servizi finalizzati ad accompagnare studentesse e studenti nel percorso di crescita, con l’obiettivo di supportarli a fare scelte consapevoli e a far emergere e coltivare i loro talenti durante il percorso di Scuola secondaria.”
Come previsto dell’articolo 21, comma 4-ter della Legge n. 112 del 10 agosto 2023 il Ministero ha promosso la realizzazione di Unica con l’obiettivo di:
fornire nuovi servizi per l’orientamento come previsto dalle Linee guida per l’orientamento, adottate con Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022;
fornire un unico punto di accesso a tutti i servizi informativi e dispositivi dedicati agli utenti, negli ambiti di orientamento, offerta formativa e iscrizioni, ottimizzando al contempo l’accesso e la fruizione dei servizi esistenti;
facilitare l’integrazione e la cooperazione con i diversi portatori di interessi (noti con l’espressione stakeholder) del mondo della scuola.
Oltre alle pagine informative consultabili nell’area pubblica della Piattaforma, gli utenti possono fruire di contenuti e servizi personalizzati previa procedura di identificazione e autenticazione da parte della scuola; i servizi disponibili – strumenti e risorse utili alla vita scolastica delle studentesse, degli studenti e delle lorofamiglie – sono raggruppati in tre categorie omogenee, a loro volta composte da sottosezioni create per facilitare la navigazione e migliorare la modalità di fruizione dei servizi a disposizione:
Orientamento:accompagna nella costruzione del proprio percorso di crescita in base a competenze, aspirazioni, offerta formativa e sbocchi professionali e comprende le sezioni “Il tuo percorso”, “Guida alla scelta”, “Iscrizioni”;
Vivere la scuola: supporta la gestione del percorso scolastico e arricchisce l’esperienza attraverso iniziative educative e formative.; (vedere allegato C alla nota n. 2790 dell’11 ottobre 2023)
Strumenti: mette a disposizione applicazioni per la gestione amministrativa del percorso scolastico e per l’accesso a misure dedicate al diritto allo studio (vedere allegato C alla nota n. 2790 dell’11 ottobre 2023).
Di particolare interesse le sottosezioni tematiche della categoria “Orientamento” e i nuovi servizi in essa contenuti:
Il tuo percorso: comprende tutti i servizi che supportano studentesse e studenti nell’individuare i propri punti di forza, identificare le aree di miglioramento ed effettuare una scelta ponderata e consapevole per il prosieguo del percorso formativo e/o lavorativo. Nello specifico:
Servizio “E-Portfolio”, strumento digitale che accompagna nell’individuazione dei punti di forza delle studentesse e degli studenti e aiuta a compiere scelte consapevoli. Lo strumento consente di seguire l’andamento del percorso di studi e lo sviluppo delle competenze a seguito delle attività svolte in ambito extrascolastico.
Servizio “Docente tutor”, servizio digitale volto ad agevolare lo svolgimento dei compiti assegnati al docente che ricopre il ruolo di docente tutor, come previsto dalle Linee guida per l’orientamento, al fine di supportare studentesse e studenti nel percorso di studi e nella compilazione dell’E-Portfolio. Di seguito le specifiche funzionalità – la prima accessibile a chiunque nell’area pubblica della Piattaforma, mentre le successive fruibili previa procedura di identificazione e autenticazione informatica all’area privata – previste per l’utente: Chi è il docente tutor, che riporta tutte le informazioni riguardo il ruolo e le competenze del docente tutor e la base normativa in merito all’istituzione del nuovo ruolo;
Profilo personale, che accoglie il nome e cognome del Docente Tutor, l’Istituzione in cui presta servizio e le classi in cui insegna;I miei studenti, che contiene l’elenco di studentesse e studenti affidati al docente tutor, suddivisi per classe, con un collegamento al loro E-Portfolio;Calendario, che consente al docente tutor di fissare appuntamenti e scadenze, nonché di far conoscere le disponibilità temporali per prenotare un colloquio
Guida alla scelta.
comprende tutti i servizi utili a genitori/esercenti la responsabilità genitoriale, studentesse e studenti, per approfondire l’offerta formativa delle scuole di loro interesse e per scoprire i trend del mondo del lavoro, al fine di garantire la possibilità di scegliere il percorso scolastico e/o lavorativo consapevolmente. Nello specifico:
Dal sistema integrato 0-6 anni al secondo ciclo di istruzione, pagina che permette di navigare e scoprire i diversi percorsi, indirizzi e tipologie di scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo, in termini di caratteristiche ed offerta formativa;
Istruzione e formazione terziaria, pagina che permette all’utente di visionare informazioni generali circa i percorsi di istruzione e formazione terziaria offerti da Università e Alta Formazione Artistica Musicale coreutica (AFAM), Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) e Scuole Superiori per Mediatori Linguistici (SSML), reindirizzando l’utenza interessata ai relativi siti dedicati;
Statistiche su istruzione e lavoro, un cruscotto(dashboard) interattivo per consultare statistiche e dati utili a permettere di effettuare scelte più consapevoli, soprattutto nei momenti di transizione del percorso scolastico. Queste informazioni intendono agevolare le decisioni di ciascuno anche permettendo un raffronto dell’offerta formativa e lavorativa sul territorio di riferimento.
Oltre ai citati servizi, nella Piattaforma saranno altresì presenti i link di rimando ai siti web dedicati ai servizi già offerti dal Ministero dettagliati nell’allegato C.
Considerata l’importanza dell’innovazione, tutti i docenti – dopo il necessario accreditamento – sono invitati ad approfondire le opportunità offerte dalla piattaforma UNICA e di accompagnare all’accesso al portale studente e studentesse, che a breve saranno autorizzati ad accedere all’area riservata.
Online da mercoledì 11 ottobre, la nuova piattaforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito annunciata dal Ministro Giuseppe Valditara.
Unica è stata ideata per offrire, per la prima volta, un solo punto di accesso ai servizi digitali dedicati alle famiglie e agli studenti e per agevolare le comunicazioni scuola – famiglia. Particolare attenzione è data al tema dell’orientamento: grazie a nuovi strumenti, con il docente tutor, che consentiranno a ciascun studente di individuare e valorizzare i propri talenti e che, con il docente orientatore, daranno un concreto supporto nell’individuazione del percorso più indicato per il futuro dei ragazzi, universitario o professionale.
Unica è prevista dal Piano di semplificazione per la Scuola lanciato ad aprile dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e in attuazione delle Linee guida per l’orientamento approvate a dicembre 2022. La piattaforma è disciplinata da un DM firmato oggi dal Ministro Valditara dopo il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali.
“Con il lancio di Unica ribadiamo il nostro impegno a rendere l’istruzione più accessibile, efficiente e orientata al futuro. Questa piattaforma è stata progettata insieme ai principali attori della scuola con l’obiettivo di dare risposta a bisogni concreti, garantendo semplicità e immediatezza nella fruizione dei servizi. La sua introduzione è una tappa fondamentale nel percorso verso l’eccellenza nell’educazione italiana e il rafforzamento dell’alleanza scuola-famiglia”, ha dichiarato il Ministro Valditara.
La piattaforma sarà disponibile per oltre 10 mila scuole statali e paritarie, interessando più di 6,5 milioni di studenti, circa 8 milioni di genitori, delegati, tutori o responsabili genitoriali, e più di 1 milione di persone che lavorano ogni giorno nella scuola.
Le cronache riportano con tragica frequenza quali violenze si consumino contro le donne, troppo spesso aggredite, violate, uccise da coloro che affermano di amarle. Questo stillicidio, segnato da morti cruente, testimoni di un sentimento degenerato, decaduto e pervertito, svuotato di umanità, non deve mai lasciare spazio alla rassegnazione, anche perché quella contro le donne è parte di una violenza che sembra segnare tragicamente la nostra epoca con multiformi manifestazioni. Per resistere è necessario ricordare e per ricordare possiamo utilmente guardare alle modalità con cui gli artisti più sensibili, che sanno interpretare e rappresentare l’animo umano, ci parlano. Per questo motivo il liceo “G. Asproni” ha accettato la proposta della galleria d’arte “IL PORTICO“, che si trova a Nuoro in piazza del Popolo, esponendo l’opera “DEDICATO AD EVA“ dell’artista Silvano Caria, pittore sardo originario di Samassi, dedito alle arti figurative che ha prediletto nel tempo l’arte concettuale con un originale utilizzo della tecnica mista, connubio tra tecnica pittorica ed utilizzo di materiali naturali. L’opera è esposta presso l’ingresso della sede di via Dante e vuole essere, secondo la didascalia predisposta dall’autore,
L’opera è un contributo alla memoria di tutte quelle donne che, in diverse epoche storiche, hanno subito violenza. Ricordiamo i loro nomi in pagine legate e congiunte da simboli quali la mela e il fuoco, che secondo false storicità hanno determinato il peccato storico di Eva. Le pagine che li contengono vengono fuori da un fondo rosso come il fuoco che spesso, letteralmente, ha determinato nei secoli la soppressione dell’identità femminile.
Prestigioso riconoscimento per le classi 3A, 3C e 4C, che nello scorso Anno Scolastico, sotto la supervisione della prof.ssa Venturella Frogheri avevano partecipato al progetto “A scuola di Costituzione”, organizzato dal CIDI, in collaborazione con la Fondazione Lelio e Lisli Basso.
La Giuria nazionale, presieduta da Valentina Chinnici, ha premiato con il primo posto il “percorso di riflessione critica sul tema dell’individuo e dei suoi rapporti all’interno della societas, sul concetto di libertà, sul rapporto tra libertà e progresso”.
Il lavoro realizzato dagli alunni, partendo da considerazioni relative al nostro tempo, si è soffermato su temi della società greca e romana quali l’appartenenza, l’essere persona libera e titolare di diritti, la civitas.
“Molto ampia la riflessione sviluppata, di buon livello l’interpretazione e la riscrittura dei valori fondanti la classicità. Molto buona la documentazione, ampio il coinvolgimento degli alunni effettuato tramite una serie di strumenti tecnologici e diversità di metodologie“, questa la motivazione della Giuria, che ha così deciso di premiare il nostro Liceo.
Oggi il nostro Liceo ha avuto l’onore di ricevere la visita istituzionale della Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Dott.ssa Carla Puligheddu.
La Garante ha incontrato gli alunni di alcune classi del primo e del secondo anno.
È stata l’occasione per far conoscere ai ragazzi la funzione che riveste tale figura nel nostro ordinamento e le numerose iniziative poste in essere per assicurare la piena promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
A fine mattinata, insieme al Direttore dell’Eurispes Sardegna, la Garante ha presentato ai dirigenti delle Istituzioni scolastiche del territorio il progetto “Arco Bianco” frutto del Protocollo d’Intesa presentato a Cagliari presso il Consiglio Regionale della Sardegna, il 7 giugno 2023.
In questo anno scolastico, a partire dal mese di ottobre, prende il via la seconda fase del progetto “Art&Science Across Italy” , progetto per le scuole superiori organizzato a livello nazionale dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dal CERN di Ginevra e promosso localmente anche dal Piano Lauree Scientifiche del Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari.
Questo progetto, giunto alla quarta edizione nazionale, (la seconda per le scuole della Sardegna), è stato accolto dai docenti del dipartimento di matematica e fisica e ha come docenti referenti per il nostro istituto, le prof.sseCarmen Falcone e Maria Luppino.
Lo scopo principale di Art&Science è quello di avvicinare tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro propensione per le materie scientifiche e dalle loro conoscenze iniziali, al mondo della scienza e della ricerca scientifica usando l’arte come mezzo di comunicazione universale. Sarà infatti proprio l’arte il linguaggio attraverso il quale si stabilirà la comunicazione tra il mondo della scienza e della ricerca e quello della Scuola, con gli studenti che rappresentano la futura generazione di possibili scienziati, artisti del futuro o, semplicemente, la nuova generazione di cittadini consapevoli.
Il progetto si svolge in tutta Italia, è rivolto agli studenti del terzo e quarto anno dei licei classici, scientifici ed artistici e degli istituti tecnici e ha una durata biennale (ottobre 2022 – maggio 2024).
La prima fase del progetto, svoltasi lo scorso anno scolastico, è stata rivolta alla formazione dei ragazzi mentre nella seconda fase, da svolgersi nel corrente anno scolastico, gruppi di lavoro di 3 studenti saranno chiamati a progettare e realizzare una composizione artistica su un tema scientifico scelto tra quelli trattati durante il primo anno o liberamente.
Le migliori composizioni saranno poi esposte in una mostra locale (in un periodo compreso tra gennaio e aprile 2024) che si terrà in ognuna delle tappe del progetto (nel nostro caso quella di Cagliari che raccoglierà le opere di tutte le scuole partecipanti della Sardegna); le migliori 6 composizioni di ogni tappa saranno ammesse alla mostra nazionale che si terrà nel mese di maggio 2024 presso il Museo Archeologico di Napoli.
Gli studenti vincitori della competizione artistica/scientifica nazionale che conclude il progetto, selezionati da un comitato internazionale di esperti, saranno invitati a partecipare ad un master sul tema arte e scienza, che si terrà tra i mesi di luglio e settembre 2024 presso i laboratori del CERN di Ginevra e/o presso i laboratori del Gran Sasso. In quest’ultima edizione del progetto saranno premiate le prime 16 opere classificate alla mostra nazionale; rispetto alle edizioni precedenti sono state raddoppiate.
Tutti i vincitori (48 ragazzi) riceveranno una borsa di studio, conferita dagli Enti patrocinanti e dagli sponsor del progetto, che servirà a coprire il costo del master e la maggior parte delle spese accessorie.
Tutte le ore di attività svolte dagli studenti, sia durante la fase formativa sia durante quella creativa e museale, saranno conteggiate come PCTO (Legge 107/2015) seguendo le normative dell’accordo stipulato tra la scuola e la Sezione locale dell’INFN.
Al fine di attivare la seconda fase del progetto, gli alunni coinvolti sono convocati in Aula Magna alle ore 16:30 di mercoledì 4 ottobre, alla presenza delle prof.sse Falcone e Luppino. Alle ore 17:00 ci sarà il collegamento alla riunione nazionale tenuta dal Prof. Pierluigi Paolucci, autore del progetto, in dirett streaming.
L’incontro avrà carattere informativo e organizzativo relativamente alla formazione dei gruppi, alla tipologia di opera da realizzare, al tema scientifico di riferimento, al progetto che dovrà precedere la realizzazione dell’opera.
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