“Nulla salus bello: pacem te poscimus omnes. Non c’è salvezza nella guerra: o pace, tutti ti invochiamo”. Le accorate parole del poeta Virgilio hanno guidato gli allievi della classe III C, con il coordinamento didattico della prof.ssa Venturella Frogheri, nella realizzazione di un percorso di riflessione critica sulla guerra e sulla pace presentato in occasione della recente Notte dei Licei Classici. Se è indubbiamente vero che l’antico mondo latino considerasse la guerra come indispensabile per mantenere la pace (“si vis pacem para bellum”, “se vuoi la pace, prepara la guerra” è l’espressione che icasticamente rappresenta questa esigenza) e che il campo di battaglia fosse ritenuto l’ambito nel quale esplicare la propria virtus, il proprio coraggio, il proprio eroismo, non mancano tuttavia testimonianze significative e pregnanti legate alla stigmatizzazione netta della violenza, dei conflitti fratricidi e a sinceri aneliti verso la concordia e la pace. Le immagini associate alle parole intendono costituire sollecitazioni che a partire dal mondo antico possano accompagnarci nel nostro tempo così drammaticamente pervaso in molte parti del mondo da realtà conflittuali di soprusi e sopraffazioni ed insieme da auspici di riconciliazione per il bene di tutti.
È tempo di bilanci per le ragazze del mister Mattia Mancini. Il loro sogno di militare il prossimo anno nella Serie A1 femminile di Handball si è infranto nei playoff.
Resta la soddisfazione per le Janas nuoresi, e per la nostra allieva Alessandra Gusai della classe 5C, di aver combattuto fino alla fine e di essere uscite comunque a testa alta dalla final eight.
Alessandra, parlaci un po’ della Città del Redentore e di come è nata la vostra società
La Città del Redentore nasce in piena emergenza sanitaria con l’obiettivo di permettere alle ragazze che hanno dovuto abbandonare l’unica altra società nuorese di continuare ad allenarsi. Siamo partiti in pochi, allenandoci quando avevamo tempo e voglia, ma un po’ alla volta sempre piú persone hanno sentito parlare del nostro progetto e si sono incuriosite. In men che non si dica siamo diventate un gruppo eterogeneo di giovanissime, studentesse, lavoratrici e madri, il cui unico punto in comune é la passione per uno sport che in Sardegna non é conosciuto da molti. Alcune atlete sono andate via prima, altre sono arrivate dopo, ma tutte siamo riuscite a integrarci in questa insolita squadra, che ha il piacere di accogliere anche ex studentesse del Liceo Giorgio Asproni che si sono diplomate piú di un decennio fa, ma che in campo sono tornate le ragazzine che correvano per i corridoi della sede di Via Dante. Siamo partiti e continuiamo a non avere ambizioni, se non quella di fare del nostro meglio divertendoci. Il nostro é un ambiente sereno dove tutti hanno la possibilità di mettersi in gioco, sia le giovanissime che disputano i campionati di under 13 e 15, sia le donne che anni fa avevano appeso le scarpette al chiodo per dedicarsi a famiglia o lavoro. Fondamentale é chiaramente l’aiuto e il supporto reciproco, sia dentro il campo che fuori, dove tutte ci prendiamo cura l’una dell’altra.
Come è stato raggiungere e giocare i play off?
É stato un traguardo piacevole quanto inaspettato. Fin dall’anno scorso abbiamo dimostrato di avere del potenziale, finendo il campionato a metà classifica, ma quest’anno c’é stata la conferma: solo al suo secondo anno la Città del Redentore ha concluso la regular season al secondo posto e ha partecipato ai play off promozione per la serie A1. Non era nostra intenzione salire di categoria, un po’ perché non siamo una squadra all’altezza delle altre e un po’ perché non volevamo prenderci l’impegno, quindi siamo andate a Chieti volendo goderci un’esperienza incredibile divertendoci. In realtà é andata meglio di quanto avessimo previsto, in quanto abbiamo vinto una partita e abbiamo dato del filo da torcere alle altre due squadre, che poi sono state le squadre vincitrici. Bisogna ammettere che non abbiamo realizzato di aver raggiunto quel traguardo finché non abbiamo messo piede in campo per la prima partita, dove la tensione si é trasformata in adrenalina, dandoci le energie di giocare come se fosse l’ultima volta nonostante l’interminabile viaggio. Siamo orgogliose della nostra performance e dell’atteggiamento che abbiamo avuto in campo e non ci sono rammarichi, soprattutto se si pensa che, anche se non abbiamo vinto, noi della Città del Redentore, ‘4 mamme e 5 scappate di casa’, siamo tra le migliori 8 squadre d’Italia al nostro secondo anno insieme.
Per la notte Nazionale del Liceo classico la classe terza B ha allestito una mostra dal titolo “Il ritratto romano: dalla tradizione ellenistica alla tarda antichità”. La mostra è stata articolata in quattro sezioni: l’età tardo-classica ed ellenistica che vede la nascita del ritratto individualizzante da parte di Lisippo (si riportano in mostra gli esempi di Alessandro Magno, di Silanion, del filosofo di Anticitera, di Omero, di Socrate); il busto-ritratto tardo repubblicano, caratterizzato da uno straordinario verismo (dal busto di patrizio di Boston, al vecchio di Otricoli); il ritratto imperiale, in cui l’idealizzazione degli imperatori e delle donne di corte (Vibia Sabina, Agrippina minore, il busto Fonseca) dalla straordinaria cura nell’acconciatura dei capelli, si alterna al gusto del realismo a rispecchiare un preciso programma politico ideologico; infine il ritratto della tarda-antichità in cui si manifestano profondi cambiamenti di linguaggio artistico dovuti a nuove esigenze ideologiche e sociali che aprono la strada all’arte del medioevo.
Con Erasmus+ il Liceo Asproni è volato in Francia per una indimenticabile esperienza di mobilità. La città di Pessac, a pochi chilometri da Bordeaux, è stata la quarta e ultima meta di un anno ricco di attività di vario genere, realizzate in collaborazione con diversi Paesi dell’Unione Europea e che hanno avuto come filo conduttore l’interculturalità e lo scambio di buone pratiche. Dal 25 aprile al 5 maggio, sette alunni degli indirizzi linguistico e classico, accompagnati dalla Prof.ssa Giovanna Pira, hanno avuto l’opportunità di trascorrere undici giorni in Francia grazie ai fondi europei dell’Accreditamento Erasmus+ 2021-27. Tre alunni, Lavinia, Michele e Viola, partiti insieme ai loro compagni, vi trascorreranno invece un periodo di mobilità lunga fino alla fine dell’anno scolastico, sempre grazie a tali finanziamenti. Al gruppo di alunni e docente, si sono unite anche la DSGA, Sig.ra Giovanna Fenu e l’assistente amministrativa, Sig.ra Lia Fancello che hanno effettuato alcuni giorni di job shadowing presso l’istituto francese.
Gli allievi hanno visitato la scuola partner, l’Ensemble Scolaire “Jeanne d’Arc Assomption” di Pessac, dove si sono svolte varie attività: lezioni insieme ai corrispondenti, laboratori, gruppi di lavoro, ma anche pasti e giochi! I ragazzi si sono sentiti parte integrante della comunità, grazie al calore con il quale sono stati accolti dal Preside e da tutto il personale.
Ciascun ragazzo è stato ospitato da una famiglia francese, che per alcuni è diventata una seconda famiglia, grazie allo stretto legame che è venuto a crearsi. Ed è proprio in famiglia che i ragazzi hanno dovuto “fare i conti” con le abitudini, le tradizioni e la cucina francesi. Del resto non si dice “Paese che vai, usanze che trovi”? Ciò li ha resi desiderosi di conoscere e di imparare il più possibile delle tradizioni altrui, ma allo stesso tempo li ha fatti sentire più consapevoli delle loro radici.
I nostri ragazzi si sono immersi in una regione dominata da interminabili distese di vigne, ricca di risorse naturali e di suggestive bellezze storiche ed artistiche, che rimarranno senza dubbio impresse nella loro memoria. Così come, grazie al progetto Erasmus +, rimarrà impressa in ognuno di loro la convinzione che le differenze culturali e linguistiche rappresentino una ricchezza e che veramente si possa essere “Uniti nella diversità”.
A breve potrete sfogliare il nostro “Journal de voyage Erasmus”…
Giulia Porcu, U20 dell’Atletica Orani, sale sul gradino più alto del podio nella classica cittadina “Corri Nuoro”, gara podistica regionale organizzata da Amatori Nuoro e Aics.
La nostra allieva si è imposta sulle avversarie Leonarda Cantara e Gisella Saba, rispettivamente della Monte Acuto Marathon e Ampa Training.
A Giulia le nostre congratulazioni più vive per il successo ottenuto.
Domenica 14 maggio, nel centro polifunzionale in via Roma, si è tenuta la presentazione di “Il vento ormeggia lieve” (Edes, 2022) di Giuliano Tramaloni.
Siamo nel 1993. Il Vento Ormeggia Lieve è un romanzo corale ambientato principalmente a Buggerru. Le vicende dei personaggi si svolgono in un contesto in cui, oltre che una natura di una bellezza selvaggia e magnetica, sono ancora presenti i resti ormai fatiscenti delle miniere dismesse.
Nel salotto letterario, assieme all’autore, hanno partecipato GIACOMO MAMELI, giornalista e scrittore
RACHELE PIRAS, assessora del Comune di Nuoro, VALERIA CONTU, CRISTIANO CASTANGIA, MATTEO FLORIS, studenti del nostro Liceo.
a cura di Priamo Marratzu docente di Religione Cattolica
L’obiettivo è quello sensibilizzare i ragazzi ad un uso didattico dei media attraverso il miglioramento delle competenze digitali imparano a scrivere un testo informativo seguendo le regole delle testate giornalistiche e a potenziare le proprie capacità espressive
La web radio della scuola esalta il lavoro di gruppo sia in fase organizzativa sia in quella realizzativa e permette anche di riscoprire il valore umano di persone che ancora oggi sono testimoni della fede nei paesi di provenienza degli studenti.
Si tratta di una sperimentazione di un laboratorio nato rispondendo alle sollecitazioni degli studenti che speriamo di poter riproporre in futuro.
I podcast sono lavori delle seconde A E F e della terza E che hanno come tema i testimoni cristiani della Sardegna, con brevi racconti dei luoghi e personaggi di spicco della Chiesa in Sardegna, santi missionari e laici realizzati durante l’ora di religione cattolica.
Giovedì 4 maggio si è svolta la 2^ edizione delle Olimpiadi d’Istituto di Debate. Quattro squadre miste, costituite da allievi di tutti gli anni di corso, sia in qualità di speaker o di speaker supplenti, che in quella di ricercatori, si sono confrontate nel corso di due semifinali e nella gara finale.
Il lavoro di coordinamento è stato realizzato dai docenti Marta Ambrosini, Venturella Frogheri, Maria Antonietta Mulargiu, Luisa Ziranu e Antonio Piu.
La Giuria era composta da quattro alunni, Angela Cerullo, Magda Bziouid, Carola Pira e Giulia Siotto
La vittoria è andata a una squadra mista composta da Beatrice Bocca, Alessandro Lupino, e Anna Patteri, della classe 3F e da Eugenia Contu della classe 4G, che ha battuto la squadra composta da Beatrice Delpiano, Marta Dessena, Giuseppe Obinu e Teresa Singh, della classe 3B, e Aurora Medde della classe 4C, sul tema:
“In Italia, per tutte le consultazioni elettorali, dovrebbe essere introdotto il sistema di voto telematico, per evitare brogli e ridurre i costi“
Nelle due semifinali erano stati dibattuti invece i seguenti temi:
“Le azioni radicali di protesta dei movimenti per il clima, come quella delle due attiviste di Just Stop Oil che hanno lanciato zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh sono atti dimostrativi importanti e necessari“
“I grandi eventi sportivi globali, come per esempio mondiali di calcio oppure Olimpiadi, non dovrebbero essere assegnati a Paesi che non rispettano i diritti umani, né vederli come paesi partecipanti.“
Queste le quattro squadre che si sono confrontate nel corso della competizione, con l’esordio assoluto per una squadra mista composta da alunni, delle classi prime e seconde, dell’indirizzo giuridico-economico del Liceo Linguistico.
Loi Sabrina (2F) Muggianu Patrizia (2F) Campana Maria (2E) Mastio Silvia (1E) Ferrandu Ferruccio (4C)
Singh Teresa (3B) Delpiano Beatrice (3B) Dessena Marta (3B) Obinu Giuseppe (3B) Medde Aurora (4C).
La cerimonia di premiazione si svolgerà a fine anno scolastico, nel corso della quale verranno consegnati gli attestati e verranno premiati dalla Commissione organizzatrice anche i migliori speaker della manifestazione, i nominativi dei quali entreranno a far parte della rappresentativa del Liceo Asproni, in vista delle fasi regionali e nazionali che si terranno nel prossimo anno scolastico.
È stata una bella Notte, quella celebrata venerdi all’Asproni, in occasione della serata della IX edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, evento ideato dal prof. R. Schembra del Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, condiviso da 355 licei classici d’Italia e 9 dall’estero, al quale, come accade da anni, ha aderito anche il nostro liceo.
Si tratta di una manifestazione particolarmente significativa perché consente di aprire la scuola alla comunità cittadina e a tutti coloro che apprezzano il valore degli studi classici, la cultura umanistico — letteraria e desiderano condividere la sua identità culturale, testimoniata dalla vitalità e dall’entusiasmo dei suoi studenti e dei suoi docenti. Alle 18 si sono aperte le porte dello storico Liceo Asproni, e a dare il benvenuto sono stati il Dirigente scolastico, prof. Antonio F. Fadda e il sindaco della città di Nuoro, Dr. Andrea Soddu. Dopo i saluti istituzionali, si è assistito alla proiezione del video a cura del coordinamento nazionale della Notte Nazionale del Liceo Classico e lettura della poesia di B. Loi che ha partecipato al concorso indetto dalla NNLC. Successivamente sono state avviate diverse attività anche con ospiti esterni, tra le quali la presentazione del romanzo “EROINA” del magistrato scrittore Mauro Pusceddu, a cura delle prof.sse V. Frogheri e P. Serra e del progetto Libriamoci, e la conferenza “L’importante è partecipare, sport e falsi miti dell’antichità classica” a cura del dr. Stefano Giuliani, direttore del Museo Archeologico Nazionale “G. Asproni” di Nuoro.
I numerosi visitatori hanno potuto visitare la mostra ”Il ritratto romano”, a cura del prof. Marco Vargiu e della classe 3B, assistere a conferenze di storia dell’arte, laboratori di poesia, lettere classiche e filosofia.
Particolarmente emozionante è stato l’ascolto di alcune letture sulla pace, a cura della prof.ssa Nannina Mazzella e delle classi 1A e 5B, e le esibizioni musicali dei nostri studenti, Davide Murru quartet, F. Cottu, G. Ritzu e V. Contu.
Per l’occasione è stata resa possibile la consultazione, con l’ausilio degli studenti, i registri storici del Regio liceo ginnasio ed esposte alcune tra le carte tematiche più significative conservate dalla scuola e strumenti scientifici di particolare valore storico, grazie al lavoro e alla guida dell’ex docente del nostro Liceo, Gianfranco Vacca.
E ancora, la drammatizzazione del brano finale tratto dalle Argonautiche di Apollonio Rodio, e poi “Chimbe de maju”- L’avete mai sentito Manzoni in sardo?, a cura del prof. M. Piredda e della classe prima del liceo classico opzione linguaggi della comunicazione, “Nulla salus bello: pacem te poscimus omnes”, itinerario di riflessione tra immagini e parole, a cura della prof.ssa Venturella Frogheri e della classe 3C, e l’interessante lectio di un’altra ex docente del nostro Liceo, Laura Visentini, dal titolo “L’immagine sfida la parola”.
Spazio anche ai viaggi nella Storia della filosofia, con “Io filosofo. Platone e il mito, a cura della prof.ssa A. Spada e della classe 3C, ed “Hegel e la lotta per il riconoscimento” a cura della prof.ssa P. Depalmas e della classe 5B.
Fino a tarda notte, gli studenti con le loro famiglie, i docenti, il personale tutto della scuola, insieme ai loro amici e i numerosi visitatori, hanno partecipato con grande impegno ed interesse all’iniziativa, salutandone la conclusione alle 24 e dandosi appuntamento al prossimo anno, quando la Notte nazionale dei Licei classici arriverà alla sua X edizione.
L’Istituto Superiore Regionale Etnografico ha tenuto oggi, venerdì 5 maggio, una giornata di studi avente per tema “Il Cinema dell’ISRE in quarant’anni di produzione, formazione e promozione cinematografica”. L’Istituto, che è diventato nel tempo il maggior produttore di cinema e “pensiero cinematografico” della Sardegna, ha voluto arricchire il programma della giornata con i contributi e le testimonianze di studiosi, docenti e registi, i quali a vario titolo hanno avuto significative collaborazioni con l’ISRE nell’ambito del cinema documentario. Nel corso dei lavori sono stati affrontati in particolare gli aspetti riguardanti la formazione al cinema documentario offerta dall’ISRE e quelli relativi alla sua ricca produzione cinematografica. Per questo motivo, per diffondere la cultura del Cinema inteso come forma di espressione artistica e culturale, sono state invitate a partecipare le scuole cittadine; il nostro liceo ha partecipato con una rappresentanza di studenti che sono stati accompagnati dalle prof.sse Maria Grazia Picconi e Marta Ambrosini.
Che cosa determina il successo di un libro? Che cosa fa di un romanzo un buon romanzo, tale da indurre il lettore a soffermarsi fino in fondo sulle pagine, con attenzione e coinvolgimento? Jerome David Salinger non aveva dubbi nel rispondere a questa domanda: “Quelli che mi lasciano proprio senza fiato – diceva – sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”. Tra gli “ingredienti” di un valido racconto possiamo sicuramente annoverare la costruzione di una trama avvincente, capace di trasportare idealmente il lettore nell’intreccio talora labirintico ideato dall’autore; e poi i personaggi ben caratterizzati, resi in forme e connotazioni credibili, tali da stagliarsi indelebilmente nella mente del lettore, in cui magari egli possa anche identificarsi. Non dimentichiamo inoltre lo sfondo entro il quale la vicenda si dipana, una ambientazione autenticamente rappresentata. Se questi sono i tratti salienti di una narrazione efficace, ebbene questi appaiono presenti, sicuramente riconoscibili in “Eroina”, l’ultima fatica letteraria di Mauro Pusceddu edita per i tipi della casa editrice “Il maestrale”. Nelle sue vite precedenti – dice di sé l’autore – è stato avvocato, boy-scout, maratoneta interiore, collezionista di francobolli, componente del collettivo di scrittura Elias Mandreu con cui ha pubblicato due romanzi: “Nero riflesso” e “Dopotutto” (Il Maestrale, 2009 e 2010). È magistrato dal 1998. “Eroina” ha come protagonista una donna, Nada Senes, la prima vicecommissaria nera italiana. Dopo un passato trascorso nei NOCS e dopo un tragico incidente in elicottero, in cui ha perso i componenti della sua squadra, viene prosciolta da ogni responsabilità ed assegnata alla questura di Nùoro, città in cui peraltro aveva vissuto alcuni anni della sua infanzia. Il racconto prende avvio nel momento in cui viene ritrovato in campagna un cadavere non identificabile di un nero; intanto due minorenni muoiono per overdose ed un orso fugge dallo zoo privato di un ex sequestratore che gestisce il traffico di cocaina. Nada insieme con la sua nuova squadra si impegna nelle indagini finalizzate ad identificare il cadavere. Nel frattempo entra in scena un gruppo di spacciatori nigeriani che controllano il mercato dell’eroina nel Nord Sardegna. La vicenda si farà sempre più ingarbugliata e tale da mettere ogni giorno di più la protagonista dinnanzi ai fantasmi della propria esistenza e a problemi di non facile soluzione. “Eroina” non è soltanto un romanzo noir o criminale: sono diverse le possibili chiavi di lettura di una trama indubbiamente complessa, L’intricata vicenda espressa nel corso del racconto fa emergere i temi di una criminalità sempre più capillarmente diffusa, alimentata da insospettabili forme di corruzione che permeano i tessuti di una società complessa: ma gli accadimenti narrati, concatenati come entro una stratificazione di diverse letture e componenti, possono corrispondere a diverse ipotesi di interpretazione. Intanto la figura della protagonista: Nada Senes è una donna nera determinata e forte, che deve fare i conti con i traumi del suo passato, ferite mai completamente rimarginate e che segnano drammaticamente la sua esistenza e le sue scelte. Non si può non pensare allora alla tematica del razzismo, che significa odio, discriminazione, attuata in forme talvolta sottili ma non per questo meno pericolose. Particolarmente interessante appare poi lo sfondo entro il quale la vicenda si dipana: una Nuoro decisamente lontana da ogni forma di idealizzazione. Gli antichi fasti della Atene sarda non ci sono più, hanno lasciato il posto ad una realtà anonima, quasi impersonale, realisticamente più vicina a tante realtà metropolitane del nostro mondo globalizzato, una città senza anima, dimentica del suo passato, spesso ostile, e che non sempre si dimostra accogliente ed inclusiva, dominata dal pregiudizio. Nuoro appare come scissa tra vecchio e nuovo, attraversata drammaticamente dalle nuove tendenze criminali (in primis lo spaccio di droga), ma anche dalle contraddizioni insanabili tipiche di una società ormai decisamente proiettata verso il cambiamento ma ancora incapace di gestire e metabolizzare in termini costruttivi ed efficaci la complessità dei suoi problemi e le sollecitazioni che provengono dalla realtà contingente: l’accoglienza e l’autentica integrazione del diverso, ad esempio. L’orso che ad un certo punto compare nella vicenda può essere forse simbolicamente inteso come significativo elemento metaforico di quei tratti che inaspettati irrompono con violenza entro un contesto per alterarlo. Mauro Pusceddu ha costruito una narrazione che non può quindi essere intesa solo come intrattenimento, pur se questa componente è indubbiamente significativa. Accanto al piacere del racconto, favorito da una costruzione particolarmente dinamica grazie anche all’alternarsi di flashback e da uno stile che potrebbe dirsi materico, immediato e plastico, è presente anche un altro livello di lettura, legato alla riflessione di carattere sociologico nonché psicologico. Sono i motivi per cui “Eroina” merita di essere letto e soprattutto meditato, in quanto capace di intrattenere ma anche di coinvolgere, interpellando il lettore, sollecitando riflessioni legate al nostro presente, alla realtà in cui viviamo.
di Lina Barone e Marina Zoppeddu, docenti di Inglese
Si è appena conclusa la mobilità dei nostri studenti a Cuijk, nei Paesi Bassi.
Alice, Patrizia, Giulia, Laura, Daria, Antonio, Efisio, Francesca, Benedetta e Silvia, accompagnati dalle professoresse Lina Barone e Marina Zoppeddu, docenti di Lingua inglese, hanno vissuto un’esperienza intensa e ricca di emozioni nelle Netherlands, portando a conclusione il progetto Tulips in Barbagia, iniziato nell’ottobre del 2022 con la visita dei colleghi e studenti olandesi presso il nostro istituto.
I nostri allievi sono stati accolti presso il Merlettcollege di Cuijk, un paese di 24.000 abitanti, un edificio all’avanguardia, dotato delle più sofisticate tecnologie, ricco di laboratori ed aule dalle ampie vetrate, immerso in una natura verde ed incontaminata, con i suoi tulipani e mulini a vento, simbolo dell’Olanda.
I ragazzi hanno partecipato ai diversi laboratori ed attività organizzate dal Team Erasmus+ dei colleghi olandesi, dal teatro ai giochi sportivi, dalle lezioni sulla lingua olandese ai workshop sulle tradizioni, usi e costumi della nostra Sardegna, coinvolgendo gli studenti olandesi nei balli sardi, in una condivisione e raffronto di culture diverse tra loro.
Ospiti del Merlettcollege anche colleghi ed allievi di quattro paesi europei, oltre alla Sardegna ed a una scuola di Torino: Repubblica Ceca, Romania, Paesi Baschi, Polonia.
Non sono mancate le visite alle città vicine di Nijmegen, fondata dai Romani e considerata la più antica città dei Paesi Bassi e Capitale verde europea nel 2018, con la sua piazza del Mercato ed i suoi edifici storici risalenti al 1300, e Bosch, la città dell’omonimo pittore fiammingo vissuto tra il ‘400 ed il ‘500, i cui dipinti misero in scena i conflitti dell’uomo rispetto alle regole imposte dalla morale religiosa, ed i cui canali risultano essere estremamente particolari, poiché sotterranei, o meglio inglobati dalla costruzione di case ed edifici pubblici.
Infine la città di Amsterdam, un vero e proprio ‘melting pot’ di culture ed etnie differenti, famosa per il suo patrimonio artistico, l’elaborato sistema di canali e le case strette con facciate a capanna. Infine il tour sulle biciclette nelle campagne di Cuijk, esperienza unica per i ragazzi ed i docenti, assaporando l’unicità di una cultura, quella ciclistica, condivisa dall’intera nazione.
Al termine di una gara strepitosa, con una parte finale al cardiopalma, Francesca Capurso, allieva del Liceo Asproni, atleta della società sportiva “Pesistica nuorese”, si conferma Campionessa italiana di categoria e porta a casa ben 3 medaglie d’oro, una con il peso di 71 kg. nello strappo, una con il peso di 90 kg. nello slancio e una per il punteggio tale di 161.
Sul gradino più basso del podio Fabiana Di Mento, mentre l’argento è andato a Mihaela Trandafir.
Il Dirigente scolastico, i docenti, gli studenti e il personale Ata del Liceo Asproni esprimono il loro cordoglio a Ester e Samuele Dettori, allievi della classe 1F, per il lutto che ha colpito la loro famiglia.
Le più sentite condoglianze e la più commossa vicinanza in questo momento di così grande dolore.
Anche quest’anno il Liceo Classico “Giorgio Asproni” di Nuoro partecipa alla IX edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico.
L’evento, nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) e ora Ricercatore di Filologia classica presso l’Università di Torino, sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, introdotto dal brano inedito “Tutto” del cantautore fiorentino Francesco Rainero, quest’anno si celebrerà venerdì 05 maggio 2023, dalle ore 18:00 alle ore 24:00 in 355 licei classici.
La grande novità di questa edizione è che ai licei italiani si sono uniti per la prima volta 9 licei stranieri, di cui due della Francia (addirittura uno di questi della remota Isola della Réunion), uno della Germania, due della Grecia, uno della Spagna e tre della Turchia.
L’idea di partenza si è rivelata vincente: nata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti negli anni, era ancora pieno di vitalità ed era popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassavano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha ormai definitivamente fatto breccia nell’opinione pubblica, ha contribuito in maniera rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della gente comune su quello che è il fiore all’occhiello del sistema scolastico italiano.
Anche quest’anno, per la nona volta, prenderà magicamente forma l’idea del prof. Rocco Schembra e, in contemporanea, in quelle sei ore straordinarie, i 355 licei classici aderenti apriranno le loro porte alla cittadinanza e gli studenti si esibiranno in tutta una serie di performance legate ai loro studi e alla esaltazione del valore formativo della cultura classica.
Chi durante quelle ore si recherà in uno di questi licei, potrà assistere a maratone di lettura, recitazioni teatrali, concerti, dibattiti, presentazioni di volumi, incontri con gli autori, cortometraggi, cineforum, degustazioni a tema ispirate al mondo antico e quant’altro la fantasia e la voglia di fare degli studenti e dei docenti saprà mettere in atto.
In particolare presso il nostro Liceo si potrà assistere alla presentazione del romanzo Eroina di Mauro Pusceddu, alla presenza dell’autore; alla conferenza “L’importante è partecipare: sport e falsi miti nell’antichità classica”, a cura del dott. Stefano Giuliani, Direttore del Museo Archeologico Nazionale “G. Asproni” di Nuoro.
A cura dei docenti e degli studenti si potrà assistere anche a conferenze di storia dell’arte, laboratori di poesia, lettere classiche, di filosofia e alla mostra “Il ritratto romano”.
Si potranno inoltre ascoltare letture sulla pace ed esibizioni musicali dei nostri studenti.
Per l’occasione saranno visibili i vecchi registri storici del regio liceo ginnasio e le carte storiche conservate dalla scuola.
Anche quest’anno è stato confermato il partenariato che RAI Cultura e RAI Scuola hanno voluto siglare con il Coordinamento Nazionale della Notte. Tale accordo permetterà una sponsorizzazione dell’evento a livello nazionale. Il prof. Rocco Schembra, ideatore e coordinatore dell’evento, sarà ospite d’onore del Liceo Classico “XXV aprile” di Portogruaro; nel medesimo Liceo si esibirà dal vivo il cantautore Francesco Rainero.
La locandina dell’evento, realizzata dalla prof.ssa Valeria Sanfilippo del Liceo Spedalieri di Catania, vede come protagonista un colibrì dai cangianti colori che si innalza su tutto e sfida il cielo ed è pronto ad affrontare instancabilmente il tempo che verrà attraverso acrobazie gioiose, portatore a sua volta di fecondità, con una sublime armoniosa leggerezza espressa dal battito elicoidale delle sue ali, come un otto rovesciato simbolo di ciclicità e di infinito.
Anche quest’anno gli studenti di tutti i licei classici d’Italia si sono cimentati in un concorso poetico, stavolta ispirato al passo dello storico greco Erodoto che recita così: “Nessuno è così folle da preferire la guerra alla pace: in pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono i padri a seppellire i figli”.
La Notte Nazionale del Liceo Classico è più che una festa. È, innanzi tutto, un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in una Italia finalmente unita nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco-romana.
Dopo quattro anni ritorna al Liceo “Asproni” la Notte Nazionale del Liceo Classico, un evento che coinvolge 355 licei classici italiani e stranieri e mira a diffondere la vitalità degli studi classici, il talento e le abilità dei nostri studenti coordinati dai loro docenti. Ci saranno infatti laboratori di poesia e di filosofia, conferenze di storia dell’arte, brevi rappresentazioni teatrali, la mostra “Il ritratto romano”. Si potranno inoltre ascoltare letture e poesie sulla pace ed esibizioni musicali dei nostri studenti. Per l’occasione non mancheranno graditi ospiti come il magistrato scrittore Mauro Pusceddu che presenterà il suo romanzo Eroina, o il dott. Stefano Giuliani, Direttore del Museo Archeologico Nazionale “G. Asproni” di Nuoro che parlerà di sport e falsi miti nell’antichità classica. Saranno anche visibili i vecchi registri storici del regio liceo ginnasio e le carte storiche conservate dalla scuola.
Aula Magna Ore 18.00: Saluti del Dirigente scolastico, prof. Antonio F. Fadda, e del sindaco della città di Nuoro, dott. Andrea Soddu
Ore 18.10: Proiezione del video a cura del coordinamento nazionale della NNLC e lettura della poesia di B. Loi che ha partecipato al concorso indetto dalla NNLC
Ore 18.20: Intermezzo-Letture sulla pace, a cura della prof.ssa N. Mazzella e delle classi 1A e 5B
Ore 18.30: Presentazione del romanzo Eroina di Mauro Pusceddu, alla presenza dell’autore e a cura delle prof.sse V. Frogheri e P. Serra e del progetto Libriamoci
Ore19.40: Intermezzo-Letture sulla pace
Ore 21:00: “L’importante è partecipare”: sport e falsi miti nell’antichità classica. Relatore: Stefano Giuliani, Direttore del Museo Archeologico Nazionale “G. Asproni” di Nuoro
Ore 21.40: Intermezzo-Letture sulla pace
Ore 21.50: esibizioni musicali degli studenti: Davide Murru quartet, F. Cottu, G. Ritzu e V. Contu
Ore 23.20: drammatizzazione del brano finale tratto dalle Argonautiche di Apollonio Rodio
Laboratori e conferenze (Aula 12, dalle ore 18.30)
“Chimbe de maju”- L’avete mai sentito Manzoni in sardo?, a cura del prof. M. Piredda e della classe prima del liceo classico opzione linguaggi della comunicazione
(Aula14, dalle ore 18.30)
Io filosofo. Platone e il mito, a cura della prof.ssa A. Spada e della classe 3C
(Aula 4, dalle ore 18.30)
Hegel e la lotta per il riconoscimento a cura della prof.ssa P. Depalmas e della classe 5B
(Aula 18, dalle ore 18.30)
“Nulla salus bello: pacem te poscimus omnes”, itinerario di riflessione tra immagini e parole, a cura della prof.ssa V. Frogheri e della classe 3C
(Aula 3, ore 19.00-20.00)
L’immagine sfida la parola, a cura della prof.ssa L. Visentini
Mostre (Aula 15, dalle ore18.30)
“Il ritratto romano” a cura del prof. M. Vargiu e della classe 3B
(Aula 5, dalle ore 18.30)
I registri storici del Regio liceo ginnasio “G. Asproni” a cura del prof. G. Vacca
Referenti: prof.sse Maria Grazia Picconi e Paola Serra
Dopo il successo dello scorso novembre, l’alunna dell’Asproni Francesca Capurso, Campionessa italiana di Pesistica, ci riprova. Questa volta ai Campionati italiani in programma a Verona dal 29 al 30 aprile.
L’atleta della Società Pesistica Nuorese salirà in pedana domenica 30 aprile alle 8.30 del mattino e tenterà di conservare la prestigiosa medaglia dall’assalto delle sfidanti.
Clicca sul link per seguire la diretta dalle ore 08.15
Il 25 aprile segna la nascita di una rinnovata adesione agli ideali di libertà e segna l’inizio del processo da cui prende avvio la nostra democrazia che si rifletterà pienamente e compiutamente sui valori fondanti e non negoziabili della Carta Costituzionale.
Da oggi, giovedì 20 aprile, fino alle ore 22 di domenica 23, sarà possibile votare, con un “like”, il podcast intitolato “Sulle tracce di un legionario dimenticato”, raggiungibile al segunte link https://youtu.be/UcWe4AAqWC8
Il podcast è stato realizzato dagli alunni della classe 3C, coordinati dalla prof.ssa Venturella Frogheri, nell’ambito del Concorso nazionale di Divulgazione Epigrafica “Scripta Legamus”.
L’epigrafia è una disciplina importante perché ci permette di comprendere la storia e la cultura delle società antiche attraverso l’analisi delle iscrizioni su monumenti, edifici e oggetti. Ci aiuta a ricostruire la vita quotidiana, le istituzioni, le credenze religiose e politiche, la lingua e la scrittura di queste società. Inoltre, l’epigrafia è spesso unica nella fornitura di informazioni storiche, poiché molte fonti scritte antiche sono andate perdute nel tempo. Pertanto, l’epigrafia è fondamentale per la comprensione della storia antica e per la conservazione del patrimonio culturale. “…Le pedate furtive della storia minore, quasi sempre più maestra di ogni altra…”, scrive Bufalino nel suo libro “Museo d’ombre”.
Questa frase suggerisce che la storia minore, ovvero quella che spesso viene trascurata o ignorata, può in realtà essere più preziosa e istruttiva di quella maggiore. La descrizione delle “pedate furtive” suggerisce che queste lezioni della storia minore possono essere trovate solo con un’attenta ricerca, ma una volta scoperte possono essere molto significative. Questo enfatizza l’importanza di considerare tutte le storie, grandi e piccole, per comprendere appieno il passato e le sue lezioni per il presente e il futuro.
L’epigrafe è stata ritrovata nelle campagne di Posada nel 2012, e ora è conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Nuoro, aperto per la prima volta nel 2002. Si trova nel centro storico di Nuoro vicino al Monte Ortobene nei pressi della Cattedrale di Santa Maria, nel cuore della Barbagia. Ha sede in un palazzo ottocentesco appartenuto a Giorgio Asproni (politico intellettuale sardo del XIX secolo). Questo è un’importante riferimento culturale per tutto il territorio circostante, infatti la ricca collezione di reperti archeologici e paleontologi, che provengono dell’intera provincia, racconta la storia dei territori della Barbagia e dell’Ogliastra dalle origini all’età Medievale. Ci sono molte epigrafi fra cui il diploma militare (attestato di congedo di un soldato che aveva servito l’esercito romano). Dal dicembre 2014 il museo è gestito dal Ministro per i beni e le attività culturali tramite il Polo, e dal dicembre 2019 è diventato Direzione regionale dei Musei.
Il II secolo d.C. fu l’età d’oro dell’Impero Romano, e gran parte del merito è da attribuire all’imperatore Traiano, con il titolo di “optimus princeps”, che portò l’impero alla sua massima estensione, intraprese un grande programma di opere pubbliche e riforme sociali e divenne famoso per la sua saggezza. alcune delle sue riforme sono state:
Diminuzione delle tasse;
Rilancio dell’attività agricola:
aiuto verso i piccoli proprietari terrieri;
i senatori dovevano occupare un terzo del loro capitale sull’agricoltura;
creazioni degli “alimenta”, una concessione di denaro dalle casse imperiali verso i piccoli e medi proprietari terrieri.
Costruzione di edifici pubblici:
i porti di Ancona, Ostia, Civitavecchia;
collegamenti stradali tra la Gallia e il Ponto Eusino;
ramificazione della Via Appia, tra Benevento e Brindisi;
costruzione del foro Traiano e i mercati traianei.
Il ritorno dell’imperatore Traiano a Roma dopo la vittoria contro la Dacia (conflitto che era presente già da un anno) rappresenta un evento molto importante per la città.
Nonostante le vittorie di questo periodo Roma si trovava in una situazione di declino. E ora diamo la parola ad Annibale:
«Mi chiamo Annibale, il mio nome è sardo-punico e porta la stessa radice di “nuraghe”. Sono figlio di Tabilati, marito di Iurini e padre di due figli e tre figlie. La mia famiglia è benestante, infatti posso permettermi l’equipaggiamento militare: una corazza, chiamata “loricum”, un elmo, il galeum, e due spade, il gladius a sinistra, più lunga, il pugio a destra, non più ampia di un palmo, in quanto legionario di fanteria. Ho preso parte alla coorte “II Gemina Ligurum et Corsorum”, stanziata in Sardegna. Ho effettuato circa venticinque anni di servizio militare, ai tempi dell’imperatore traiano, così ho ottenuto la cittadinanza e da questa diritti e privilegi: posso votare in assemblee e comizi, sposarmi legalmente e possedere beni e cariche pubbliche. Nato contadino, sono sempre stato abituato alla fatica e a camminate a lungo, grazie alla mia robusta corporatura».
NOTA A MARGINE DEL SIGNIFICATO DI EPIGRAFIA
“Ogni desiderio, dolore, dedica è ricamato nelle nostre vesti
Così i fini, le chiavi, i viaggi,(nell’essenza loro) i giorni
Consacrammo infiniti respiri all’uomo
Perché ciascuno tenderà a cercare specchie a leggersi negli altrie a frugare dentro di sé”
La Giornata Mondiale della Lingua Latina, promossa dalla Associazione Italiana per la Cultura Classica, prevista il 13 e il 14 Aprile, ha lo scopo tra l’altro di alimentare riflessioni critiche sul latino, inteso come lingua non solo splendida e bella nella elaborazione artistica ad opera dei maggiori scrittori, prosatori e poeti, ma autenticamente davvero “viva” in diverse forme nel passato, e viva ancor oggi nella sua eredità.
Su invito della prof.ssa Venturella Frogheri alcuni alunni delle classi 3B, 3C e 4C hanno elaborato brevissime ma incisive motivazioni personali legate a tale disciplina completando la seguente frase lanciata sulla falsariga di un hashtag #iostudiolatinoperche’.
Ci sembra significativo condividere quanto scritto, come sintetica nota a margine della Giornata Mondiale della Lingua Latina, al fine di sollecitare in coloro che leggeranno ulteriori considerazioni su un tema così importante per la nostra formazione.
di Lina Barone, docente di Lingua e Letteratura inglese
Si è appena conclusa l’attività di jobshadowing della collega Cristina Violan, docente di spagnolo e biologia presso la Friendlich Oberschule di Berlino, nostro paese partner per il secondo anno consecutivo nell’ambito del progetto Erasmus Plus. Il jobshadowing è una delle tante opportunità fornite dal progetto Erasmus Plus per la formazione all’estero di docenti, formatori, professionisti e personale scolastico. Si tratta di un breve soggiorno presso un’organizzazione partner in un paese straniero con lo scopo di ricevere formazione, seguendo i professionisti nel loro lavoro giornaliero nell’ambito dell’organizzazione ospitante, scambio di buone pratiche, sviluppo di conoscenze e competenze che possano permettere la costruzione di un partenariato a lungo termine, attraverso un’osservazione partecipativa. La collega Cristina è stata ben accolta dal personale docente e scolastico in generale, ha percepito la forte sensazione di “essere come a casa”, ha apprezzato la competenza ed elevata professionalità del personale docente e la preparazione dei nostri ragazzi, studiosi, educati, intellettivamente curiosi nei confronti della conoscenza e sempre pronti ad accogliere le novità. Cristina è rimasta affascinata anche dalle bellezze naturalistiche della nostra isola, dalla cultura, dalle tradizioni ancestrali, ma anche dalle prelibatezze culinarie, semplici e raffinate allo stesso tempo. “La Sardegna è un’isola che mi è entrata nel cuore e che non dimenticherò facilmente, sicuramente ritornerò in questo luogo magico in un futuro prossimo”- ha dichiarato la collega, soddisfatta dell’esperienza Erasmus e del suo viaggio straordinario in un mondo unico e di rara bellezza.
di Cristina Guiso e Davide Saba, docenti di Lingua e Letteratura spagnola
Nell’anno scolastico in corso il nostro Liceo, nell’ambito del progetto KA121, ha avviato una collaborazione con l’IES “Penyagolosa” di Castellón de la Plana, una città di circa 170 mila abitanti a 70 km da Valencia.
Dal 4 al 11 marzo una delegazione del Liceo Asproni formata da sette studenti e dai docenti prof.ssa Guiso e prof. Saba ha potuto effettuare un intenso programma di attività educative, laboratoriali e culturali nella città spagnola.
I topics del progetto riguardavano nello specifico: le lingue minoritarie, l’ambiente e l’inclusione, sulla base di questi è stato possibile, tra le altre cose, conoscere e apprezzare le danze tipiche di Castellón e ammirare la tenacia e l’orgoglio con cui si protegge e si cerca di divulgare la lingua valenziana (una variante del catalano).
Non sono mancate le occasioni per interessanti momenti di confronto all’interno delle classi e quindi di conoscere l’organizzazione dell’Istituto e le varie discipline insegnate. Abbiamo visitato i monumenti e i musei più importanti della città, un rifugio utilizzato durante i terribili anni della Guerra Civile, il “Grau” quartiere dei pescatori che sorge nella periferia della città e, naturalmente, la bellissima Valencia. La capitale della Comunità Valenziana ha vissuto in quei giorni un periodo particolarmente gioioso, si sono celebrate infatti “Le Fallas” (enormi figure e monumenti di cartapesta che rappresentano in forma satirica scene di vita quotidiana o personaggi famosi), in ogni quartiere abbiamo potuto ammirare delle vere e proprie opere d’arte che inesorabilmente sono state bruciate il 19 marzo. Abbiamo visto e sentito l’emozione dei locali e dei numerosissimi turistici che hanno assistito agli assordanti giochi pirotecnici della “mascleta”. Abbiamo concluso l’escursione con la visita a “La Lonja de la Seda” patrimonio Unesco e alla cattedrale in cui è conservato il Santo Graal.
La nostra delegazione è stata accolta benissimo, i ragazzi hanno vissuto una meravigliosa esperienza nelle famiglie selezionate dai colleghi spagnoli, toccando con mano una sincera ospitalità. L’interscambio linguistico in spagnolo e in inglese è stato costante. Anche con i colleghi docenti si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione, confronto e condivisione.
La delegazione spagnola ha ricambiato la visita qualche giorno fa, dal 27 marzo al 2 aprile infatti sono stati nostri graditissimi ospiti due colleghi e sette allievi che, insieme ai nostri ragazzi, sono stati protagonisti del progetto “Identità e radici nel futuro dell’Europa”. Con questo titolo abbiamo voluto mettere in evidenza ciò che ci unisce: l’orgoglioso senso di appartenenza alla nostra terra ma, allo stesso tempo, una esplicita apertura al confronto con le altre realtà europee; le nostre tradizioni culturali, gastronomiche e linguistiche anche se queste ultime sono in grave pericolo considerate le inutili controversie che hanno portato finora alla mancata accettazione di una lingua standard che, di fatto, impedisce di insegnare il sardo nelle scuole.
Di questo e di tanto altro abbiamo discusso, anche con la preziosa collaborazione di Diego Corraine (esperto di lingua e editoria sarda), in questa settimana ricca di spunti di riflessione, di incontri con le istituzioni e di visite guidate, non solamente a Nuoro ma anche ad Orgosolo con i suoi murales e ad Alghero con le sue note bellezze.
Portiamo con noi, due settimane preziose e la convinzione che queste occasioni di incontro, rese possibili dal progetto Erasmus +, contribuiscano in maniera importante alla crescita della nostra comunità scolastica.
In occasione della pubblicazione de “La Mediateca INFN. La storia della fisica in video“, un archivio di materiale audiovisivo storico sulla ricerca italiana in fisica fondamentale, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha bandito nei mesi scorsi il concorso “Audioritratti di scienza”, dedicato al triennio delle scuole secondarie di II grado di tutta Italia e degli istituti italiani all’estero.
Gli allievi della Classe 5A del Liceo Classico Asproni, guidati dalla prof.ssa Maria Antonella Luppino, docente di Fisica e Matematica hanno aderito all’iniziativa, scegliendo uno scienziato o una scienziata protagonista della storia della fisica italiana e preparando un breve podcast, delineandone il ritratto.
La scelta doveva essere operata all’interno di un ideale Pantheon di scienziati italiani, tra cui Edoardo Amaldi, Massimilla, detta Milla, Baldo Ceolin, Fabiola Gianotti, Gilberto Bernardini, Nicola Cabibbo, Marcello Conversi, Enrico Fermi, Luciano Maiani, Giuseppe, detto Beppo, Occhialini, Giorgio Parisi, Tullio Regge, Bruno Rossi, Carlo Rubbia, Giorgio Salvini e Bruno Touschek.
Gli alunni della prof.ssa Luppino hanno scelto di elaborare tre podcast su Amaldi, Ceolin e Gianotti, utilizzando un estratto audio dai video resi disponibili nella Mediateca INFN, e corredati da un breve testo che spiegasse la scelta dello scienziato o della scienziata, le fasi di lavoro seguite per realizzare il progetto, le fonti utilizzate per costruire il racconto sullo scienziato e le fonti delle musiche e dei suoni inseriti all’interno del podcast.
Oggi sono arrivati i risultati del Concorso e con grande soddisfazione uno dei Podcast realizzati dagli allievi della 5A, sulla figura di Edoardo Amaldi, curato da Maria Luisa Arru, Alessandro Mastio, Giovanni Salis, Maria Grazia Ladu, Antonello Castangia, si è classificato al 14⁰ posto su ben 130 lavori esaminati dalla Commissione, ed è stato premiato con la pubblicazione sui canali social e sulle piattaforme di streaming dell’Istituto di Fisica Nucleare.
Eisultato di assoluto rilievo, se si pensa che il concorso Audioritratti di scienza ha visto oltre 500 studenti e studentesse da tutta Italia che hanno partecipato realizzando un podcast per ritrarre una scienziata o uno scienziato protagonista della storia della fisica italiana a partire dal materiale audiovisivo de La Mediateca INFN. La storia della fisica in video.
ASCOLTA “THE LAST ITALIAN BRAIN” il Podcast su Edoardo Amaldi, a cura egli alunni della 5A Maria Luisa Arru, Antonello Castangia, Maria Grazia Ladu, Alessandro Mastio e Giovanni Salis
ASCOLTA “SULLE NOTE DELLA FISICA” il Podcast su Fabiola Gianotti, a cura degli alunni della 5A Elisa Frau, Miriam Mameli, Valentina Musina, Marta Panizziutti e Francesca Ruiu
ASCOLTA “MILLA, LA DONNA DEL NEUTRINO” il Podcast su Massimilla (detta Milla) Baldo Ceolin, a cura degli alunni della 5A Salvatore Mereu, Francesca Murru, Angela Musina, Giulio Pedde e Nereide Prevosto
Dodici giorni intensi, tra educazione ambientale e comunicazione interculturale, tra racconti del passato e visioni del futuro. Per studenti e docenti l’esperienza dell’Erasmus Plus nella Friedesburg Oberschule di Berlino dal 12 al 26 marzo è stata una occasione straordinaria di apprendimento scolastico. Samuele Carla Carola Michele Ilaria Karu e Clara accompagnati dai docenti dell’Asproni (la professoressa Maria Daniela Manzoni e il professor Priamo Marratzu) hanno scoperto una realtà educativa veramente unica, caratterizzata da un ambiente innovativo e da un continuo scambio di idee. I partecipanti hanno perfezionato le loro conoscenze linguistiche in inglese e spagnolo, hanno imparato a vivere seppur per pochi giorni in un luogo straniero decisamente diverso da quello quotidiano di una città della Sardegna. Le abitudini alimentari, gli spostamenti nei mezzi pubblici, le difficoltà legate a un sistema culturale e a scale di valori differenti, ogni momento è stato vissuto con la consapevolezza di chi proveniva da una scuola a misura d’uomo e da contesti familiari diversi, eppure è servito a maturare sotto molteplici punti di vista.La visita al Parlamento tedesco, le toccanti testimonianze del Muro di Berlino, la passeggiata al campo di concentramento, i laboratori di educazione ambientale hanno offerto spunti di approfondimento che hanno emozionato giovani e adulti.
Le amicizie instaurate a Nuoro hanno trovato un consolidamento nelle famiglie tedesche che hanno adottato gli ospiti della nostra scuola come fossero figli, creando un legame che troverà un seguito in nuovi incontri. A tutti quelli che pensano di vivere questa esperienza l’invito a mettersi in discussione per un viaggio che può cambiare la vita….
Continuano i buoni piazzamenti nei Campionati Sportivi Studenteschi per gli appassionati e le appassionate di scacchi.
Dopo la lunga pausa- Covid, nella quale il Liceo Asproni ha continuato a muovere i pezzi degli scacchi con un Campionato interno all’Istituto, la squadra maschile mista Allievi e Allieve ha conquistato il titolo di campione provinciale di categoria lo scorso 9 marzo ad Orosei.
In campo regionale si è poi scontrata con valenti avversari provenienti da 14 Istituti della Sardegna raggiungendo il quinto posto assoluto il 30 marzo 2023 all’Horse Country di Arborea.
Ringraziamo i nostri ragazzi per il lodevole impegno dimostrato, in rigoroso ordine di scacchiera!!!
Giuseppe Obinu, Valentina Tuveri, Anna Chessa, Ismaile F.Ndoye, Fabio Cambone e Pietro Mezzettieri Becconi.
Marta Dessena, Emma Gaias, Michele Becconi, Sabrina Loi, Sara Carbone e Tommaso Zoroddu.
Ringraziamo inoltre tutti i ragazzi e le ragazze del Gruppo sportivo della categoria juniores che da anni collaborano al Liceo Asproni per rendere speciale e magico il gioco degli scacchi.
Gran bella soddisfazione per il Liceo Asproni proviene dai Campionati Sportivi Studenteschi. Venerdi 31 Marzo nella palestra dell’istituto comprensivo “Mariangela MACCIONI” di Nuoro si sono disputate le finali provinciali dei TORNEI maschile e femminile di BADMINTON.
Nell’ambito di una meticolosa organizzazione curata da un attivissimo team di insegnanti di scienze motorie della provincia e nell’arco di una gioiosa giornata sportiva, la nostra rappresentativa femminile, che già bene aveva fatto a Siniscola in occasione del turno eliminatorio conquistando l’accesso alla fase finale, ha ottenuto un altro ragguardevole risultato classificandosi seconda dietro solo alle allieve della quotatissima rappresentativa del “Michelangelo PIRA” di Siniscola.
Le nostre studentesse (Cristina Puggioni (3A), Giulia Tolu (3A), Matilde Pinna (1C), Teresa Cerullo (1A) e Irene Colucci (2A)) con un solido mix di tecnica, grinta e determinazione sono riuscite a battere sia la squadra del “Ciusa” di Nuoro che quella del “Costa Azara” di Sorgono, ottenendo l’onorevole piazzamento.
È un alunno del Liceo Asproni di Nuoro il nuovo campione regionale di Filosofia, nell’edizione 2023.
Ferruccio Ferrandu, studente della classe 4C, ha conseguito il prestigioso riconoscimento ai Campionati di Filosofia, promossi dal Ministero dell’Istruzione.
Dopo aver vinto la selezione d’Istituto, organizzata dal Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo Asproni, Ferruccio Ferrandu ha bissato il successo anche nella selezione regionale e tra qualche settimana se la vedrà con i suoi colleghi, provenienti dalle altre regioni d’Italia, nella finale nazionale, che si preannuncia già di altissimo livello.
L’allievo dell’Asproni ha scritto un elaborato che prendeva spunto dalla traccia di ambito etico, somministrata dalla Commissione regionale, tratta dall’Ippia Maggiore di Platone, nella versione tradotta da Giovanni Reale e tratta da Tutti gli scritti del filosofo ateniese:
Socrate – Quelli che fanno qualche cosa sono, dunque, in grado di fare ciò che fanno? Ippia – Certo. Socrate – Ma tutti quanti gli uomini, a cominciare dalla fanciullezza, fanno molto più male che bene, e sbagliano senza rendersene conto. Ippia – È così. Socrate – Dobbiamo perciò dire che questa potenza e questa utilità sono belle anche quando servono a fare del male o dobbiamo stare in guardia da una simile osservazione? Ippia – Dobbiamo stare attenti ad affermare ciò. Socrate – Il piacere e l’utile, allora, a quanto pare, o Ippia, non sono il bello? Ippia – Lo sono nel caso in cui, o Socrate, possano operare il bene ed essere utili in tal senso.
Si è svolta oggi l’estrazione della terza edizione della lotteria di beneficenza, organizzata dal Comitato AIRC della Sardegna per le scuole della Provincia di Nuoro che hanno deciso di sostenere la ricerca coinvolgendo gli studenti in un’attività di raccolta fondi da realizzare in modo semplice e divertente.
La lotteria prevedeva l’estrazione di un Uovo di cioccolato fondente di kg 1,5 per ciascuna scuola che avesse partecipato all’iniziativa. Le bellissime Uova di cioccolato sono state realizzate da una pasticceria artigianale di Nuoro.
La distribuzione dei biglietti è continuata fino ad oggi e in tarda mattinata anche al Liceo Asproni si è proceduto all’estrazione prevista, così come nelle altre scuole che hanno aderito all’iniziativa.
C’era anche Simone Cancellu, alunno della classe 5E del Liceo Linguistico Asproni al World Students Connection, la più grande simulazione diplomatica del modello ONU al Mondo, tra i 5000 Studenti delle scuole superiori provenienti da oltre 100 paesi e 6 Continenti, che si sono confrontati su diversi temi di politica internazionale, a New York City dal 7 Marzo al 15 Marzo 2023 (9 Giorni – Conference A, Session I).
Simone, maturando del Liceo Linguistico, è stato scelto come capo delegazione per il comitato del paese che rappresentava il Montenegro, relazionando sull’importanza dei beni culturali.
Gli studenti che hanno partecipato al progetto hanno approfondito e si sono confrontati sui temi oggetto dell’agenda politica internazionale indossando i panni di ambasciatori e diplomatici. Nel rivestire questo ruolo, i delegati svolgono le attività tipiche della diplomazia: tengono discorsi, preparano bozze di risoluzione, negoziano con alleati e avversari, risolvono conflitti ed imparano a muoversi all’interno delle Committees adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite (ONU).
Il modello UN L’Ambasciatore del Futuro fornisce agli studenti una vera e propria esperienza formativa ed educativa, imparano a coltivare eccellenti capacità comunicative e decisionali sfruttando il potere del compromesso, del consenso e della cooperazione internazionale per negoziazioni efficaci, attraverso la rappresentazione di uno Stato assegnato in una specifica commissione d’inserimento.
La Conferenza offre ai partecipanti l’opportunità di abbracciare veramente la mentalità di un diplomatico in uno scenario unico: la sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite , dove si confrontano i leader più importanti del mondo, a New York, negli Stati Uniti.
Nell’ambito del progetto Libriamoci, martedi 28 marzo alle ore 9.30, nell’Aula Magna del Liceo, si sovlgerà un incontro con Elena Buccoliero, per la presentazione del suo libro “I sogni hanno la testa dura“.
Le storie raccolte in questo libro, tratte da articoli pubblicati dall’autrice sul blog online della rivista AZIONE NON VIOLENTA IN RETE “Prima le donne e i bambini”, nascono dall’esperienza maturata da Elena Buccoliero durante il periodo di servizio come giudice onorario al tribunale per i minori di Bologna, nel ruolo di Direttrice della FOndazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati e di referente dell’Ufficio Diritti dei minori del Comune di Ferrara.
Sono affidate al lettore non con la presunzione che la visione dell’autrice sia esaustiva e offra un punto di vista oggettivo, ma come sollecitaazione a nuove riflessioni.
Parteciperanno all’evento gli alunni provenienti da alcune classi terze, quarte e quinte.
Ci sono libri i cui titoli, particolarmente evocativi nella loro incisività, sembrano in qualche modo chiamare, invitare essi stessi i lettori, sollecitarli alla lettura. “I sogni hanno la testa dura” di Elena Buccoliero è indubbiamente uno di questi ed offre immediatamente a coloro che vi si accostano l’idea della tenace determinazione che sempre accompagna la difficile ma esaltante realizzazione di ideali, capace di sfidare tutte le difficoltà, le resistenze, gli ostacoli, più forte di ogni limite. Edito per i tipi della casa editrice La Meridiana, una bella realtà editoriale del nostro paese da sempre particolarmente sensibile ed attenta a quelle tematiche e problematiche di matrice sociale che attraversano spesso drammaticamente la nostra contemporaneità, il libro, affidato ad uno stile espressivo immediato ed efficace, potrebbe essere descritto come una sorta di vero e proprio mosaico di storie vere che l’autrice ha selezionato dagli articoli comparsi sul blog di Azione nonviolenta tra il settembre 2018 e il novembre 2020. Elena Buccoliero, sociologa e counselor, è stata fino al 2021 la direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati ed ha ricoperto il ruolo di referente dell’ufficio Diritti dei minori del Comune di Ferrara. Dal 2008 al 2019 è stata giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. Da molti anni aderisce al Movimento Nonviolento. Il suo libro è una vera e propria testimonianza, necessaria, che nasce indubbiamente da una capacità di osservazione critica e nello stesso tempo empatica della realtà. L’autrice sembra accostarsi infatti ai protagonisti di tali storie con quella “sympatheia” nel senso greco del termine, che rimanda quindi alla condivisione, alla compartecipazione dei problemi dell’altro. Sono storie che interpellano profondamente le nostre coscienze e sollecitano le nostre riflessioni, poiché trattano temi tanto delicati quanto importanti e che segnano profondamente il nostro tempo, le nostre esistenze: la tutela dei bambini, la violenza sulle donne, la migrazione, il coronavirus con il suo impatto sulle nostre vite. E poi ancora l’educazione, la scuola. Uno sguardo sulla nostra società, quindi, con le sue contraddizioni irrisolte, tra slanci di generosità e chiusure, tra desideri di un mondo più giusto per tutti e disillusa consapevolezza di quanto difficile sia riuscire a costruirlo. In queste stanze – scrive Elena Buccoliero nella prefazione al libro – ho vissuto a lungo ricevendo la storia di tante persone. Ho conosciuto violenze estreme e doni generosi, e ho rilevato contraddizioni tra il desiderio di liberazione e il bisogno di riconoscersi nella propria immagine riflessa. Non c’è niente di semplice, forse proprio per questo ho sentito il bisogno di raccontare, corteggiando quel succo di contraddizioni che più di tutto ci rende umani e capaci di accogliere l’umanità dell’altro. Ed è proprio in queste parole che è possibile cogliere la cifra più vera e più autentica del libro: lo sguardo di umanità con il quale osservare, cercare di capire, in maniera lucida, attenta. Se è vero che humanitas significa che l’altro non può essere estraneo (“humani nihil alienum a me puto”, per dirla con l’autore latino Terenzio), allora necessariamente ciò implica empatia, capacità di comprensione autentica, solidarietà concreta. “La vita è l’arte dell’incontro” è la significativa citazione di Vinicius de Moraes che introduce alla lettura: e di incontri il libro tratta, e di vite: come quella di Gholam Najafi, a Venezia a 16 anni dopo 6 di viaggio e di lavoro per pagarsi il viaggio, unica possibilità di scappare dalla guerra in Afghanistan. Le storie non gli mancano, né l’amore per le parole e un’aspirazione profonda alla poesia. O come i desideri di futuro, uguaglianza, partecipazione di ragazzi siriani. O ancora le adolescenze difficili in due famiglie pakistane di tre sorelle e tutte e tre d’amor. Per arricchire il pensiero, ogni racconto si associa ad un link, che rimanda a un frammento musicale o teatrale, oppure a un video. Il passaggio da una stanza all’altra è segnato da una filastrocca che idealmente vuole costituire un legame tra una storia e l’altra, una sorta di ponte che diviene quindi davvero ideale metafora della rete di collegamento che unisce, come un filo che crea legami, intrecci, trame che rimandano al tessuto della relazione e quindi alla umanità.
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