Si sta per concludere il percorso formativo “Didattiche innovative per menti creative” nell’ambito della linea di investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” – “Azioni di coinvolgimento dell’animatore digitale”. Il corso, dalla forte impronta laboratoriale, prevede quattro appuntamenti per una durata complessiva di 12 ore e si propone di approfondire la conoscenza e le modalità di utilizzazione di alcune applicazioni, particolarmente diffuse nei percorsi didattici innovativi, finalizzate alla creazione e alla condivisione di attività e materiali multimediali creativi e coinvolgenti. L’altro obiettivo è quello di implementare l’insegnamento/apprendimento nella prassi scolastica quotidiana con stretto riferimento alle sei aree di competenza del quadro di riferimento europeo sulle competenze digitali dei docenti, il DigCompEdu, tra le quali si ricordano:
risorse digitali: costruzione e gestione mirata;
pratiche di insegnamento e apprendimento: metodologie innovative e nuovi panorami pedagogici;
valutazione dell’apprendimento con e per le tecnologie digitali
Gli applicativi digitali presentati: Canva, Kahoot, Thinglink, Padlet, Google Moduli ecc. suggeriscono alcune nuove strategie metodologiche, fondamentali per stimolare la motivazione e l’apprendimento e contrastare la dispersione scolastica, quali la Flipped Classroom, le attività di Webquest, il Digital Storytelling, la realizzazione di video o videotutorial, il Cooperative Learning, la Peer Education. Il progetto di formazione, per caratteristiche e contenuti, rientra nelle aree di intervento previste nel piano triennale di formazione compreso all’interno del PTOF. Il formatore è il dott. Alessandro Lutzu.
La progettazione, la pubblicazione del corso nella piattaforma del MIM “Scuola Futura”, le procedure di iscrizione e quelle relative al rilascio degli attestati finali sono a cura dell’animatore digitale Prof. Davide Saba.
Il percorso formativo è frequentato da 22 corsisti (20 docenti e 2 ATA).
Nelle prossime settimane è previsto un secondo percorso formativo, sempre della durata di 12 ore in presenza e che affronterà l’affascinante tema della gamification, dell’intelligenza artificiale nel sistema educativo scolastico e toccherà anche qualche contenuto relativo alla digitalizzazione amministrativa.
Care studentesse, cari studenti, gentili docenti e genitori,
Il 7 febbraio 2023 ricorrono i 20 anni del Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, celebrata in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo. L’iniziativa, istituita e promossa dalla Commissione Europea, è un’importante occasione per stimolare le riflessioni delle ragazze e dei ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro. Nel corso degli anni, il Safer Internet Day (SID) è diventato un appuntamento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile, fattore reso evidente dal numero di eventi ora organizzati in tutto il mondo – calendario consultabile nel sito della Commissione Europea dedicato alla giornata:
Una recente inchiesta ha dimostrato come 1 adolescente su 5 si definisca “sempre connesso”, 6 su 10 sono on line dalle 5 alle 10 ore al giorno e i dati sono in continuo aumento. Questa massiccia esposizione alla Rete, per esigenze di studio o svago, ci invita a una profonda riflessione sui gravi pericoli cui si va incontro se non si assume un atteggiamento prudente e non si seguono alcune semplici regole per proteggere i nostri profili. Sono convinto che molti, troppi, tra voi non hanno alcuna consapevolezza di questi pericoli e ignorano le tragiche conseguenze che sono in grado di provocare; se vogliamo che Internet sia solo uno strumento utile e sicuro, dobbiamo operare tutti insieme per un’efficace educazione digitale. L’invito è, ovviamente, esteso alle famiglie, non solo perché con la scuola vi sia unità di intenti nel processo educativo ma perché possano consolidare le loro informazioni sui rischi della Rete che, secondo alcune ricerche, non sono ben noti. Quest’anno, l’evento si terrà presso le “Officine Farneto”, in via dei Monti della Farnesina n. 77 a Roma, attraverso un’edizione ibrida, alla presenza di oltre 100 studenti già individuati nell’ambito delle istituzioni scolastiche coinvolte nel progetto.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming per dare l’opportunità a tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale di partecipare all’evento da remoto. L’obiettivo del Safer Internet Day 2023 sarà, come sempre, condurre una riflessione sui rischi e le opportunità della Rete con gli stessi protagonisti della comunità scolastica, studenti, docenti insieme a stakeholder pubblici e privati.
Temi e programma del SID Nel mese di maggio 2022, la Commissione europea ha approvato e adottato una nuova e aggiornata strategia per la protezione dei minori online: Better internet for kids (BIK+). Prendendo spunto da questa strategia, il SID in Italia ruoterà intorno ai pilastri del nuovo piano europeo, in particolare si parlerà di:
Rischi e sicurezza online
Economia della rete
Violenza online
Benessere online
Algoritmi, Intelligenza Artificiale e Democrazia
L’incontro si terrà a partire dalle ore 9:30 alle ore 13:00 e si articolerà in due momenti.
• Prima Parte (ore 9:30-11:30). Gli studenti in presenza saranno chiamati ad approfondire e riflettere su alcuni aspetti dei temi individuati e saranno suddivisi in tavoli tematici, attraverso la metodologia del “world café”. A condurre la discussione per ogni tavolo ci saranno: un esperto del Consorzio del Safer Internet Centre, un giovane dello Youth Panel, un docente del Teachers Panel e studentesse e studenti provenienti da tutta Italia. Contestualmente, sul palco, si alterneranno esperti, del Safer Internet Centre e giovani dello Youth Panel per discutere sulle tematiche scelte.
• Seconda parte (ore 11:30-13:00). L’incontro proseguirà in plenaria, sempre in modalità streaming, alla presenza del Ministro, il Prof. Giuseppe Valditara, e dei rappresentanti del Consorzio del Safer Internet Centre, per raccogliere le riflessioni emerse nei tavoli tematici, svolte in relazione ai cinque argomenti individuati, le quali verranno poi integrate nella strategia progettuale per una discussione aperta con gli studenti e i docenti.
Per seguire l’evento istituzionale si invita a consultare l’home page del Ministero e i canali
Inoltre, anche quest’anno, il Safer Internet Centre, in concomitanza del SID, lancerà la connessa campagna informativa “Il Mese della Sicurezza in Rete”. All’interno della stessa sezione SID 2023 sarà possibile inserire, con apposito formulario, le relative attività organizzate delle istituzioni scolastiche, a partire dal 7 febbraio e fino al 28 febbraio 2023.
La Direzione Generale per la scuola digitale (DGEFID) promuoverà, altresì, in occasione del Safer internet Day (SID), il concorso di idee dal titolo: “Online: on life”, rivolto a tutte le istituzioni scolastiche, con l’obiettivo di sviluppare le competenze digitali attraverso l’utilizzo creativo, critico e responsabile dei mezzi tecnologici, della rete e dei suoi servizi.
Ulteriori informazioni al riguardo saranno reperibili all’interno del Bando di Concorso che sarà pubblicato nel sito
Si raccomanda di seguire almeno la seconda parte dell’evento, a partire dalle 11.30. L’animatore digitale, il prof. Davide Saba, è disponibile a fornire informazioni in merito alle iniziative del Safer Internet Day e a supportare i docenti nelle eventuali iniziative didattiche che volessero intraprendere.
L’EAS o Episodio di Apprendimento Situato sono attività di insegnamento e apprendimento che attraverso un contenuto circoscritto, uno sviluppo temporale ridotto e un agire contestualizzato si propone come forma di insegnamento efficace e opportunità di apprendimento significativo (Rivoltella 2015). Per apprendimento situato si intende che si riferisce ad una esperienza che avviene in una comunità di pratica ovvero nel contesto stesso in cui avviene (Lave e Wenger, 1991).
L’EAS si basa sulla didattica laboratoriale, che pone lo studente in maniera attiva e operativa di fronte al problema, sul rovesciamento della lezione, che anticipa il lavoro degli studenti a casa proponendo compiti sfidanti, e sulla metacognizione che induce lo studente a riflettere sulle azioni svolte.
Un EAS è formato da tre momenti fondamentali:
un momento anticipatorio: è una vera e propria consegna (un video da guardare, un’esperienza da fare, un documento o una testimonianza da leggere) che viene fornita alla classe (di solito in modalità flipped, da svolgere a casa) con lo scopo di favorire il recupero, rinforzare i prerequisiti, focalizzare l’attenzione sull’oggetto didattico e familiarizzare con il lessico che verrà utilizzato.
un momento operativo: la classe svolge una micro-attività (della durata massima di 25-30 minuti circa) individuale o di gruppo nella quale produce un artefatto (può essere una pagina di fumetto, una mappa concettuale, un breve video, un collage di informazioni). In questa fase l’insegnante deve riuscire a trovare gli strumenti tecnologici adatti per ottenere lo scopo che si è prefissato.
un momento di ristrutturazione: è il debriefing, ovvero la riflessione sui processi attivati, che serve a fissare gli elementi, fornendo una cornice concettuale al lavoro esperienziale dello studente. Può avvenire attraverso un brainstorming libero o con tecniche di analisi più strutturate (check–list, domande guida, mappe concettuali, etc.).
Che ruolo ha il docente? La metodologia EAS si aggancia alla pratica della mediazione didattica e all’insegnante facilitatore. In altre parole, l’insegnante è colui che offre la cornice entro cui lavorare, mettendo a punto l’episodio su cui l’alunno sperimenterà il proprio apprendimento in autonomia.
Con l’arrivo della strumentazione richiesta, si è concluso qualche giorno fa l’iter del PON “Smart Class” iniziato l’estate scorsa. Il titolo del progetto approvato e finanziato è “Dove la tradizione incontra il futuro” che ho portato a termine in collaborazione con la prof.ssa Spada. Sono stati acquistati:
30 Tablet Lenovo M 10 da 64 GB
2 Chromebook Lenovo
32 cuffie con microfono HP
1 Access Point Zixel
1 Armadio carrello di stazionamento e ricarica
I nuovi strumenti ci permetteranno di ampliare e consolidare l’attuazione della didattica a distanza e della didattica digitale integrata, implementando la disponibilità di devices da assegnare, eventualmente, in comodato d’uso agli alunni. Quando sarà superata la fase emergenziale legata all’epidemia da Covid 19, il materiale acquistato servirà per la realizzazione di nuove forme di didattica in presenza che puntano al raggiungimento delle competenze attraverso la mediazione di linguaggi moderni e accattivanti, capaci di proporre i contenuti in chiave interattiva e multimediale e incoraggiare modalità di apprendimento di tipo cooperativo.
Si aprono dunque nuovi scenari ma non basta la semplice diffusione dei nuovi dispositivi digitali mobili per realizzare la modernizzazione del sistema educativo, il ruolo del docente continua ad essere fondamentale. Egli oltre che spiegare il contenuto della lezione, deve saper gestire la ricerca delle informazioni e lo scambio di opinioni tra i ragazzi. Deve insegnare a saper filtrare l’enorme flusso di informazioni che arriva dalla rete. Le nuove tecnologie devono essere interpretate come strumenti di una comunicazione usati innanzitutto come mezzo per creare pensieri strutturati e articolati all’interno di un contesto sociale. Sono una grandissima opportunità di crescita e sviluppo per la formazione dei nostri ragazzi, ma dobbiamo essere in grado di insegnare il loro corretto utilizzo. È la sfida professionale che ci attende nel prossimo futuro…..buon lavoro a tutti!
Video recensione di Blendspace (con cui è possibile creare classi online e percorsi multicanali, dall’aspetto geometrico. Il piano di lavoro presenta infatti una serie di box disposti in sequenza, nei quali è possibile inserire risorse di ogni tipo (audio/video, testi scritti, link, ecc).: https://youtu.be/BpVEW48ddAc
Video recensione di EDpuzzle (con cui è possibile elaborare dei video ricchi di domande e note vocali. Dopo aver attinto a canali come YouTube, Vimeo, KhanAcademy, TED, National Geographic ed altri, il video scelto viene inserito in un piano di editing, dove si possono effettuare 4 operazioni: ritagliare le parti che ci interessano, sostituire l’eventuale traccia audio, inserire domande in forma vocale, inserire quiz le cui risposte ci saranno notificate nel nostro account.) : https://youtu.be/pjVNYbExpfc
Video recensione di Thinglink (permette la creazione di immagini interattive: è infatti possibile inserire in un qualsiasi punto dell’immagine scelta, una sorta di tag a cui collegare testi scritti, pagine web, altre immagini e persino audio e video. Le immagini prendono dunque vita e gli elementi narrativi interni, ne fanno un potente strumento didattico): https://youtu.be/i_lYiRKbWJM
Video recensione di Screencast-O-matic (una web application che permette di registrare tutto quello che accade sullo schermo del nostro Pc o Mac. Si può registrare l’audio con il microfono integrato o con altro microfono, mentre il puntatore del mouse è messo in evidenza per sottolineare i suoi passaggi e fare da guida a chi guarda nelle varie operazioni che si succedono. Con la versione gratuita si realizzano video della durata non superiore a 15 minuti): https://youtu.be/88jUc7Hunis
Video recensione di Padlet (è una sorta di muro virtuale, all’interno del quale è possibile lasciare post-it arricchiti, se lo si desidera, di elementi multimediali come immagini, audio, video, documenti e così via. È di sicuro un potente strumento per attività di brainstorming): https://youtu.be/YyloXVxXxFk
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l‟obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l‟offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell‟art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l‟attuazione al fine di:
migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse;
implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e laboratori ali ivi presenti;
favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica;
individuare un animatore digitale;
partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative.
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