IL DOVERE DELLA MEMORIA: IL 10 FEBBRAIO, IL GIORNO DEL RICORDO DELLA TRAGEDIA DELLE FOIBE
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Il 10 febbraio è un giorno di grande dolore e riflessione per l’Italia, in particolare per la comunità istriana e fiumano-dalmata. È un giorno in cui si commemora la tragica sorte di migliaia di civili, in prevalenza di etnia italiana, che persero la vita nelle foibe, profondi burroni e grotte presenti nella regione istriana e nel territorio di Fiume, tra la fine della seconda guerra mondiale e la fine degli anni ’40.
La tragedia delle foibe fu il risultato di una serie di eventi che portarono all’esodo della popolazione autoctona istriana e fiumano-dalmata dalle regioni di origine verso l’Italia. Durante la seconda guerra mondiale, la popolazione istriana e fiumano-dalmata aveva espresso la sua fedeltà all’Italia, in contrasto con le aspettative del nuovo stato jugoslavo, guidato da Tito.
Dopo la fine della guerra, le forze partigiani jugoslave, in prevalenza di etnia serbia, iniziarono a perseguire una politica di “pulizia etnica” contro la popolazione autoctona istriana e fiumano-dalmata. I civili, uomini, donne e bambini, vennero arrestati, deportati e condotti nei burroni e nelle grotte della regione, dove vennero uccisi e seppelliti.
Secondo le stime, tra il 1945 e il 1950, oltre 4.000 persone furono uccise nelle foibe, tra cui bambini, anziani e donne incinte. Molti altre persone vennero deportate in campi di concentramento in Jugoslavia, dove soffrirono violenze e privazioni.
L’esodo delle popolazioni italiane dalle regioni di origine fu un fenomeno di grande portata, con milioni di persone che lasciarono le loro case e le loro terre per rifugiarsi in Italia. La tragedia delle foibe è stata una delle cause principali di questo esodo, che ha lasciato una ferita aperta nella storia e nella collettività italiana.
Il 10 febbraio è stato scelto come giorno del ricordo per la tragedia delle foibe per ricordare la memoria delle vittime e per onorare la loro storia e la loro cultura. È un giorno di riflessione e di commemorazione, in cui si celebra la dignità e la libertà dell’intera comunità istriana e fiumano-dalmata.
La celebrazione del 10 febbraio è anche un’opportunità per riflettere sulla storia e sulle radici della nostra comunità, per ricordare i valori della tolleranza e dell’integrazione, e per promuovere la pace e la comprensione tra le popolazioni della regione.
Infine, il 10 febbraio è un giorno per ricordare il dovere della memoria, che significa mantenere viva la memoria delle vittime e delle loro storie, e lavorare per prevenire che simili tragedie possano ripetersi in futuro. È un dovere che incombe a tutta la collettività italiana, in particolare alle istituzioni e ai dirigenti politici, per garantire che la storia e la memoria delle popolazioni italiane vengano rispettate e tutelate.