OGGI ALL’ASPRONI LE OLIMPIADI DI FILOSOFIA

Si sono svolte oggi le selezioni d’Istituto per le Olimpiadi di Filosofia, il tradizionale appuntamento organizzato da Philolimpia, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione.

Queste le 4 tracce che i 41 allievi partecipanti hanno ricevuto dalla Commissione costituita dai docenti del Dipartimento di Filosofia:

Ambito Teoretico

“La mente umana non è, come ChatGPT e i suoi simili, una macchina statistica e golosa di centinaia di terabyte di dati per ottenere la risposta più plausibile a una conversazione o la più probabile a una domanda scientifica”. Al contrario… “la mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed elegante che opera con una quantità limitata di informazioni. Non cerca di danneggiare le correlazioni dai dati, ma cerca di creare spiegazioni. […]. Smettiamola di chiamarla allora “Intelligenza Artificiale” e chiamiamola per quello che è e fa un “software di plagio” perché “Non crea nulla, ma copia opere esistenti, di artisti esistenti, modificandole abbastanza da sfuggire alle leggi sul copyright.Questo è il più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato da quando i coloni europei sono arrivati nelle terre dei nativi americani. “

Noam Chomsky, New York Times


Ambito Etico

A partire da più di un secolo e mezzo, il mondo è segnato dal ruolo preminente del consumo nell’economia, nella società, nella psicologia individuale. I bassi prezzi unitari delle merci, la possibilità di restituirle a determinate condizioni, il pagamento rateale provocano a ondate successive la «proliferazione del superfluo» e la «democratizzazione del lusso». Nel nostro stile di vita vi è, tuttavia, qualcosa di più rispetto a quella rimozione dei freni al consumo che – a partire dagli anni Venti del secolo scorso – si è rapidamente diffusa, dapprima negli Stati Uniti e, in seguito, in altri Paesi e continenti. Si tratta della bulimia acquisitiva, dell’esagerata inclinazione a soddisfare esigenze e bisogni sostanzialmente superflui. La relativa abbondanza di merci ha indotto gli individui a sfondare le plurimillenarie barriere imposte dalla scarsità, provocando, secondo alcuni critici, una preoccupante regressione della civiltà a stadi primitivi: «Gli oggetti non costituiscono né una flora né una fauna. Tuttavia danno l’impressione di una vegetazione proliferante e di una giungla, dove il nuovo uomo selvaggio dei tempi moderni fatica a ritrovare i riflessi della civiltà» […].

Remo Bodei, La vita delle cose


Ambito Politico

Che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, questo non dobbiamo aspettarcelo ma neppure desiderarlo; infatti il possesso del potere corrompe inevitabilmente la libertà di giudizio della ragione. Che però i re e i popoli sovrani, cioè popoli che governano da soli secondo le leggi dell’eguaglianza, non facciano sparire o tacere i filosofi e invece li lascino parlare pubblicamente, questo è a tutt’e due indispensabile per illuminare le loro cose e, dato che questa classe per sua natura è incapace di cospirazioni e di raccogliersi in società segrete, è al di sopra di ogni accusa di propaganda.

Kant, Per la pace perpetua


Ambito Estetico

Diceva Johann Wolfgang Goethe: “Un arcobaleno che dura un quarto d’ora non lo si guarda più.” Si fa l’abitudine anche alla bellezza: fino al punto da non sentirne più l’attrazione, da non avvertirne più la seduzione. Accade quando la meraviglia, lo stupore, si smorzano fino a spegnersi completamente. Accade quando non si sa o non si vuole rinnovare il pensiero di fronte alla bellezza. Quando non la si reinterpreta e non la si pone al confronto con il proprio tempo e con la propria condizione interiore. La contemporaneità si è abituata alla bellezza dell’arcobaleno. Non prova più nessuno stupore quando appare nel cielo. Se vuole ritrovare lo stupore deve cominciare ad indagare la sostanza dei suoi colori, l’incredibile perfezione del suo disegno”

Antonio Errico, “La bellezza non può durare senza la conoscenza”


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