PARTECIPAZIONE ALLO SPETTACOLO TEATRALE “L’ANGELO DELLA STORIA”

Non è che il passato getti la sua luce sul presente o il presente la sua luce sul passato: l’immagine è ciò in cui quel che è stato si unisce fulmineamente con l’adesso in una costellazione
Walter Benjamin

Sabato 16 novembre, alle ore 10.30 presso il Ten di Nuoro, le classi quarte del Liceo Classico e del Liceo Linguistico assisteranno allo spettacolo teatrale intitolato “L’Angelo della Storia”, ideato e diretto da Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa.

L’opera, che ha vinto il premio Ubu come spettacolo dell’anno 2022, affronta la percezione degli eventi della società umana attraverso l’immagine dell’angelo, tratta da un’opera del filosofo Walter Benjamin, che si volge al passato mentre procede verso il futuro. Nel suo ultimo lavoro, Benjamin descrive un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro: le macerie di edifici e ideologie si accumulano davanti ai suoi occhi [strumenti musicali in fondo all’oceano, radar malfunzionanti, balene spiaggiate] e l’angelo vorrebbe fermarsi a ricomporre i detriti [neonati morti, statue in Antartide, conigli fluorescenti], ma una tempesta gonfia le sue ali e lo trascina inesorabilmente in avanti [danze isteriche di massa, paracaduti inceppati, gatti milionari]: questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso. Per quanto l’angelo osservi il susseguirsi degli eventi [mani sui tasti di un pianoforte, funghi atomici, cartoline nella giungla] e cerchi di resistere alla tempesta, non può fermarsi e intervenire, non può rincollare i pezzi e rifondare una realtà condivisa, non può fare assolutamente nulla per aiutarci – se non altro perché gli angeli non esistono [cocktail al cianuro, numeri irrazionali, racconti intorno al fuoco]. Quale altro essere senziente potrebbe provare a ricomporre l’infranto, smontare le narrazioni e – volando o meno – finalmente girarsi per proiettare lo sguardo in avanti?

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