PREMIAZIONE DEL CONCORSO SU GRAZIA DELEDDA, BANDITO DAL LICEO ASPRONI E DA SLOW FOOD NUORO
Per la festa di Sant’Anastasio le famiglie anche le meno abbienti del villaggio, anche quelle che eran cariche di debiti o che avevano i figli agli studi, apparecchiavano la tavola, vi mettevan su mucchi di focacce, taglieri colmi di carne arrostita allo spiedo, formaggio, giuncata, vino e miele e aprivan la porta a chi voleva entrare a banchettare. Gli ospiti venuti dai paesi vicini, i poveri e i monelli del villaggio accorrevan come mosche: più ne venivan più i padroni erano contenti, non solo, ma nel pomeriggio, mentre le campane suonavano a distesa e pareva annunziassero che nel mondo triste era finalmente cominciato il regno di Dio, intere giovenche e colonne di focacce venivano distribuite a porzioni eguali […] agli ospiti e ai poveri che così portavano a casa, ai vecchi invalidi, agli infermi, alle donne vergognose, la cena e anche il pranzo per l’indomani.
(G. Deledda, Un po’ a tutti, in Chiaroscuro, Treves, Milano 1912)
Si è svolta oggi, presso l’Auditorium del Museo Etnografico di Nuoro, la cerimonia di premiazione del concorso “Il gusto di leggere Grazia Deledda. Grazia Deledda e le tradizioni della cucina sarda” per la promozione delle valenze del cibo nelle opere deleddiane, rivolto agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della città di Nuoro, bandito dal Liceo ginnasio statale “Giorgio Asproni” di Nuoro e la Condotta Slow Food di Nuoro – associazione no profit impegnata a promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti e a ridare il giusto valore al cibo nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.
Per la città di Nuoro e per tutta la Sardegna il 2021 è stato l’anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, unica donna in Italia vincitrice del premio Nobel per la letteratura, nel 1926, che ha saputo raccontare magistralmente, in modo così autentico ed icastico, l’isola e la sua gente.
Accostarsi alle sue opere significa scoprire o riscoprire la figura e l’opera di una grande scrittrice,che ha dato espressione in maniera originale e profonda al suo ricco mondo interiore e ai grandi temi universali – il dolore, il male, la colpa, il destino, l’amore, la passione – attraverso uno sguardo sensibile e attento alla sua Sardegna.
Leggere i suoi romanzi, le sue novelle, vuol dire anche riflettere in maniera più consapevole sulla nostra identità, in qualche modo conoscere meglio noi stessi e la realtà alla quale apparteniamo.
Di notevole valore appare, infatti, nella ricca e feconda produzione di Grazia Deledda, anche il suo interesse e la sua curiosità per gli usi e i costumi della sua Sardegna: Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna è il titolo di uno straordinario lavoro sulla cultura sarda, pubblicato sulle pagine della “Rivista delle tradizioni popolari italiane” tra la fine del 1893 e il 1895, un appassionato studio e un’importante raccolta degli usi e dei costumi di Nuoro e della Barbagia. In tutte le sue opere il lettore ritrova i puntuali richiami alle connotazioni specificamente legate alla nostra terra, quali la dimensione della festa, la religiosità tradizionale, il matrimonio, il pianto e il lamento, il paesaggio, la famiglia e naturalmente il cibo: descrizioni di pietanze e di interni domestici, in piena coerenza con il profondo senso di appartenenza,che caratterizza la sua narrativa, trovano spazio in forme particolarmente suggestive e dense di significato. Il cibo è innanzitutto nutrimento, ma è anche tradizione.
Attraverso i piatti tipici e tradizionali si conserva spesso una parte molto importante della cultura di un popolo e si tramandano vecchi saperi. E il termine sapere, con il significato di conoscere, deriva dal termine latino sapio, proprio nel senso di aver sapore, avere il senso del gusto.
Le opere di Grazia Deledda costituiscono da questo punto di vista un ricchissimo tesoro di conoscenza da preservare e consegnare alle generazioni future, perché divenga patrimonio, eredità culturale(da cultus, un’altra parola di origine latina che ha a che fare con il cibo dal verbo colere, in uso già presso i Romani in senso proprio per indicare il lavoro della terra, la coltivazione dei campi), risorsa da valorizzareper il presente e per il futuro. E poi ancora ilcibo è amicizia,rappresenta il dono, la condivisione, il ritrovarsi, il piacere, la convivialità, la dimensione della festa.
Tutte queste valenze così pregnanti sono presenti in moltissime pagine deleddiane: la descrizione accurata di piatti della cucina sarda, i riferimenti al lessico specifico, i richiami ad espressioni, locuzioni, modi di dire inerenti il cibo sono davvero per i lettori attenti una preziosa occasione di scoperta, di riflessione, di approfondimento, oltre a costituire dei veri e propri itinerari del gusto.
Il concorso si proponeva di promuovere, attraverso la parola scritta, le espressioni artistiche, l’azione della ricerca, la dimensione della creatività, la conoscenza delle opere della grande scrittrice nuorese, con particolare riguardo per gli aspetti inerenti le tradizioni culinarie di Nuoro e della Sardegna, ampiamente presenti nella sua produzione letteraria e, più in generale, di sollecitare nei giovani allievi una maggiore consapevolezza del valore, dell’importanza e della difesa del cibo, per scoprire e far riscoprire il vero gusto del mangiare bene e sano, anche attraverso una più consapevole conoscenza del territorio e dei prodotti agro-alimentari che fanno parte delle nostre tradizioni locali.
Il concorso era riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di Nuoro.
È stata garantita agli studenti partecipanti la massima libertà espressiva, attenendosi tuttavia alle seguenti indicazioni di scelta delle tipologie, in attinenza con i temi indicati nella premessa al presente bando:
Categoria testi
- Elaborati scrittinella forma della relazione, del saggio, dell’intervista, dell’articolo di giornale.
Categoria grafica
- Opere di grafica anche digitale, disegni, fotografie (bianco nero o colore) corredate da una didascalia (di venti battute comprensive di un titoletto di due/tre parole) descrittiva dell’elaborato.
Categoria prodotti multimediali:
- Servizi radiofonici o televisivi o di web giornalismo, ovvero video o elaborati audiovisivi multimediali (cortometraggi) della durata massima di 5 (cinque) minuti. Gli elaborati dovranno essere inviati in formato digitale.
Gli elaborati sono stati esaminati da una Commissione composta da rappresentanti del Liceo ginnasio “Giorgio Asproni” e della Condotta Slow Food di Nuoro, oltre a esperti di riconosciuto prestigio in ambito letterario e artistico, anche in forme multimediali.
La Commissione ha selezionto i lavori ritenuti di maggior interesse per ciascuna categoria, tenendo conto, tra l’altro:
- dell’aderenza al tema;
- della creatività e originalità di espressione negli elaborati;
- dell’efficacia e pertinenza nella rappresentazione del tema;
- dell’impegno, della fantasia e delle qualità formali;
- della capacità di sintesi nell’esposizione.
Sono stati premiati i migliori elaborati così suddivisi:
- n. 3 per le scuole primarie;
- n. 3 per le scuole secondarie di I grado;
- n. 3 per le scuole secondarie di II grado
I primi classificati di ciascuna delle tre categorie hanno ricevuto un attestato e un premio così come di seguito indicato:
- Scuola primaria
1º premio ad un gruppo di alunni costituito da Anna Cara, Matteo Masia, Melissa Francesca Sanna e Laura Ziranu, della classe 4^ A della scuola primaria dell’istituto Comprensivo n. 1 “Ferdinando Podda” di Nuoro.
- Scuola secondaria di primo grado
1º premio alla Classe 2^ B della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Comprensivo n. 3 “Mariangela Maccioni” di Nuoro.
2º premio agli allievi della scuola secondaria di primo grado della colonia penale di Mamone – CPIA di Nuoro.
3º premio alla Classe3 ^ C della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Comprensivo n. 3 “Mariangela Maccioni” di Nuoro.
- Scuola secondaria di secondo grado
1º premio agli allievi Giorgia Giovoni, Giovanna Teresa Manca, Giaime Mele, Mariagrazia Mele, Natalie Tiloca della classe 3^ B del Liceo ginnasio statale “Giorgio Asproni” di Nuoro
1º premio alla studentessa Emma Graziani della classe 4^ A del Liceo ginnasio statale “Giorgio Asproni” di Nuoro
3º premio alla Classe 4^ A del corso I.P.S.S. dell’Istituto di Istruzione superiore “A. Volta” di Nuoro.
In occasione della premiazione ufficiale, i vincitori hanno avuto l’opportunità di presentare e commentare i propri elaborati.