XXX GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE

Con la legge n. 20 del 08/03/2017, lo Stato italiano ha riconosciuto ufficialmente la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Oggi, nel primo giorno di primavera, simbolo di rinascita e speranza, Trapani celebra la giornata dedicata Trapani, però, è anche la città dove presero avvio le carriere dei giudici Giovanni Falcone e Rocco Chinnici; è la città dove sono avvenuti gli omicidi del sostituto procuratore Gian Giacomo Ciaccio Montalto e del giudice Alberto Giacomelli; è la città in cui è avvenuta la strage di Pizzolungo, dove persero la vita Barbara Rizzo, Salvatore e Giuseppe Asta, la mamma con i suoi giornalista e sociologo Mauro Rostagno al poliziotto più vicino al giudice Paolo Borsellino, il questore Rino Germanà e al Giuseppe Montalto.

La manifestazione nazionale, giunta alla sua trentesima edizione, è promossa da Libera Associazione fondata e presieduta da don Luigi Ciotti, e da Avviso Pubblico, una rete di enti locali che si impegnano, concretamente, per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. vuole ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata: quelle vittime, cioè, che non hanno avuto alcun legame con le mafie ma che, anzi, le hanno combattute.

Di queste vittime, i cui nomi saranno letti dal palco della Piazza Vittorio Emanuele, è diventato lunghissimo: 1101 nomi. Ne fanno parte uomini e donne, magistrati, agenti delle scorte, sindacalisti, politici, giornalisti, imprenditori, sacerdoti, testimoni involontari di agguati mafiosi, testimoni di giustizia.

Come ci ricorda Libera, leggere i nomi delle persone barbaramente assassinate dalle mafie, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri, che, certamente, ciascuno di noi può rinnovare quotidianamente con il proprio impegno per il rispetto della legalità.

Si dispone che alle ore 11.00 in contemporanea alla lettura dei nomi delle vittime dal palco della Piazza Vittorio Emanuele, le studentesse e gli studenti, le docenti e i docenti, e tutto il personale ATA possano unirsi idealmente alla manifestazione nazionale osservando un minuto di raccoglimento e silenzio fino allo squillo della seconda campana, che inviterà alla ripresa delle regolari attività.

Per approfondire il tema, si suggerisce la visione di:

  1. MAFIA DOSSIER https://www.raiplay.it/programmi/mafiadossier Rai Teche ripercorre il racconto del fenomeno mafioso attraverso un trentennio di televisione, dal 1962, con la prima inchiesta di Gianni Bisiach, al 1992, anno delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Con i migliori reportage su Cosa nostra realizzati da grandi firme del giornalismo.
  2. I CENTO PASSI https://www.raiplay.it/programmi/icentopassi La storia di Peppino Impastato, martire della lotta contro il crimine organizzato, che si è opposto con tutte le sue forze al sistema mafioso che controllava ogni aspetto della vita di Cinisi, suo paese natale.
  3. TI MANGIO IL CUORE https://www.raiplay.it/programmi/timangioilcuore I Malatesta e i Camporeale sono da sempre rivali nella spartizione mafiosa del territorio pugliese del Gargano. Quando Andrea Malatesta, il figlio prediletto del boss, si innamora di Marilena, moglie del latitante Santo Camporeale, esplode la faida familiare.
  4. CENTO GIORNI A PALERMO Gli ultimi tre mesi di vita del Generale Dalla Chiesa, inviato in Sicilia nel 1982 per combattere la mafia https://www.raiplay.it/programmi/centogiorniapalermo
  5. IL TRADITORE (2019) https://www.raiplay.it/programmi/iltraditore Nella Sicilia dei primi anni ’80 è in corso una guerra tra le cosche mafiose per il controllo sul traffico della droga. Il boss Tommaso Buscetta fugge in Brasile per nascondersi e, da lontano, assiste impotente all’omicidio dei suoi due figli e del fratello a Palermo. Arrestato in Brasile ed estradato in Italia, collaborerà con la giustizia.

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